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SVILUPPO DEL TRASPORTO URBANO A TORINO

Dalla nascita dell'ATM all'acquisizione pubblica di tutta la rete (1907-1922)

Nel 1907 l'Amministrazione Comunale riscatta le concessioni della Società Alta Italia e da vita all'Azienda Tranvie Municipali.

Dalla cronaca delle discussioni in Consiglio Comunale si vede come già dal 1905 fossero iniziate le pratiche per tale riscatto, motivato sia dalla necessità di servire direttamente e meglio le esigenze di espansione della città, sia, più prosasticamente, da difficoltà di gestione nel rapporto con le Società concessionarie (liti, timori di monopolizzazioni, ecc.). Nel 1910, dopo un breve periodo di assestamento, la città (che ha raggiunto il numero di 390.000 abitanti) dispone di una rete articolata su 19 linee - 6 municipali e 13 private - per complessivi km. 105 di esercizio.

L'accesa concorrenza sul mercato si ritrova, ovviamente, anche negli altri piani, tecnici, estetici e logistici: tecnologie di captazione differenti, diversa indicazione delle linee (numeriche per l'ATM, in lettere per la "Belga"), diversa colorazione (rosso-crema per l'ATM, verde-giallo per la "Belga").

Il tracciato dei percorsi rimane invariato nell'area centrale, con i già accennati problemi di doppioni e tortuosità, mentre si hanno varie integrazioni in direzione delle periferie e dei nuovi insediamenti produttivi; in ciò è protagonista unica l'ATM che, con visione più aperta ai problemi della città e con l'intento di servire nuova utenza, crea, tra gli anni 1911-1915, ben otto nuove linee. Al contrario la "Belga", conscia forse di una nuova concezione nella gestione dei trasporti urbani, non crea ulteriori estensioni di servizio.

Dopo la parentesi di stasi forzata dovuta alla prima guerra mondiale e sotto la spinta di nuove situazioni economiche e sociali si avverte la necessità che i trasporti urbani siano gestiti pubblicamente ed unitariamente.

Pertanto, con ben 15 anni di anticipo rispetto alla scadenza contrattuale, l'Amministrazione Comunale riscatta nel 1922 tutto il materiale e gli impianti privati.


La rete nel 1910 con la presenza concorrenziale della rete pubblica Atm (in rosso) e privata (Belga e Torinese riunite in blu)