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In vista dell'Esposizione Internazionale delle industrie e del lavoro, in programma
a Torino nel 1911, l'ATM necessita di nuove vetture più capienti,
per potenziare il parco che inizia ad essere vecchio e insufficiente
alla sempre maggiore crescita del trasporto pubblico. Si decide
così di commissionare alle officine Diatto un lotto di 130 tram
a due assi, numerato 101-230. La 116 fa parte del primo lotto da
50 vetture (101-150). La colorazione è quella ATM, ovvero rosso-crema,
l'organo di presa di corrente, l'archetto. Nel 1927 sarà ricolorata
in due toni di verde, come da circolare ministeriale. Durante la seconda guerra mondiale, 12 vetture (ma non la 116) sono
state trasferite sulla rete di Monaco di Baviera dove hanno prestato servizio trasporto merci:
rientreranno a Torino nel corso del 1949. Negli anni post bellici le vetture superstiti sono state gradualmente dismesse o trasformate in tram di servizio. Il
116 viene colorato in grigio cenere e diventa la tradotta 416. Nel 1976 l'officina centrale la
restaura, riportandola allo stato originale degli anni '20, con
l'unica eccezione dell'asta (poi sostituita nel 1991 dal pantografo). All'alba del nuovo millennio, il tram viene trasferito a Sassi dove resta esposto staticamente alcuni anni:
purtroppo le rigide normative ne vietano l'uso, salvo pesanti e,
dal punto di vista filologico, inaccettabili modifiche. Grazie
all'insistenza di ATTS e GTT
nei confronti della motorizzazione, si scende a compromessi e nel
2006 l'officina centrale attua una revisione volta al ripristino funzionale del mezzo.
I compromessi sono l'unidirezionalità del mezzo, l'aumento dell'altezza
dei cancelletti e l'installazione di nuove apparecchiature sul tetto
(il convertitore statico). Attualmente è il tram dinamico più anziano dell'intero parco storico GTT
e, ancora per poco, l'unica due assi in servizio (escludendo la
D1 della Sassi-Superga).
Della medesima serie del 116 sono ad oggi sopravvissute
altre tre vetture: il T412, T413 e il T434. I primi due
tram erano adibite a tradotte, il T434 era una sabbiera. I destini
dei tre tram sono stati piuttosto differenti. Il T412 è stato recuperato
da un privato che l'ha restaurato e modificato come studio,
il T413 si trova presso un demolitore e il T434 è stato acquisito
dal museo di Piana delle Orme (LT) che lo espone all'interno del
percorso di visita, dopo un restauro che ha solo parzialmente riportato
il tram alle condizioni d'origine.
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DATI
TECNICI (fonte GTT)
Anno di costruzione: 1911 Anno
di restauro: 1976 (ripristino effettuato dall'Officina Materiale
Mobile)
CARATTERISTICHE PRINCIPALI -
tara (compreso conducente): 10.460 kg - massa complessiva: 12.244
kg - lunghezza fuori tutto: 8.100 mm - raggio medio min. di
curvatura: 13.759,5 mm - velocità max: 30 km/h
- alimentazione: 550 Vcc
- organo di presa corrente: pantografo
CASSA
- carrozzeria: Officine DIATTO
- colore: rosso-crema
- lunghezza: 7.400 mm
- larghezza: 2.050 mm
- sbalzo anteriore: 2.850 mm
- sbalzo posteriore: 2.850 mm
- altezza: 3.420 mm
- numero porte: 4 (cancelletti)
FRENO E IMPIANTO PNEUMATICO
- freno di servizio: elettropneumatico
- freno di emergenza: elettropneumatico più pattini elettromagnetici
- freno di stazionamento: meccanico
- motocompressore: Westinghouse NM-2-AS
ORGANI DI CORSA
- scartamento: 1.445 mm
- rodiggio: 2 assi
- tipo carrello motore: BOEKER
- passo carrello motore: 1700 mm - tipo ruote: rigido
- diametro ruote a nuovo: 840 mm
- diametro ruote a max usura: 780 mm
TRAZIONE
- tipo motore: TIBB GDTM 111 A 4
- potenza oraria: 2 x 30 kW
- avviamento: reostatico con inseritore
CAPACITA' POSTI PER PASSEGGERI
- posti a sedere: 16 - posti in piedi: 15 - posti di servizio: 1
- posti totali: 32
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Dal
2002 al 2006 il 116 resta fermo, qui è raffigurato il giorno in
cui lascia Sassi per la revisione che lo riporterà in servizio.
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Il
116 oggi: la sua casa è sempre Sassi. Notare il cartello della linea,
spostato sul bordo del tram: per poter tornare a circolare sul 116
sono state installate nuove apparecchiature sul tetto.
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Il
T412 restaurato da un privato come studio. Tutta la storia sul sito
di Topolino.
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Il
T413 allo stato attuale: il tram ha partecipato alle riprese di
un film sulla guerra a Sarajevo, per questo è stato parzialmente
ricolorato.
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