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La motrice storica "502" fa parte di
una piccola serie di sei vetture, bidirezionali, acquistate
dall'Atm di Torino nel 1924 dall'Ansaldo, originariamente costruite
per la città de La Spezia. Si tratta di vetture a sei finestrini
con ampi terrazzini e dotate di un truck molto particolare con le
traverse basse, distanti pochi centimetri dal binario. La
coloritura originaria è rosso-crema a cui seguiranno nel 1927 i
due toni di verde. La seconda guerra mondiale distrugge metà
della serie, lasciando così atte al servizio solo più tre tram.
Di queste, due, la 502 e la 506, già declassate a veicoli di servizio,
vengono trasformate nel 1967 in motrici mola-binari, rinumerate
rispettivamente 433 e 432 (la "T" sarà aggiunta a fine
anni '70) ed assumono la colorazione tipica dei veicoli di servizio
di quegli anni, ovvero blu con strisce antinfortunistiche gialle,
ma con una variante: la 432 porta i montanti dei finestrini colorati
in blu mentre la 433 li ha gialli. Gli inizi degli anni '90 segnano
la pensione per questi due tram e in chiusura del decennio si
decide la sorte delle due ex-motrici: in un primo momento vengono
portate entrambe presso un demolitore, salvo poi recuperare la T433
per farla restaurare staticamente dalla Metalmeccanica Milanesio
nel 2000. La T432, invece, troverà come acquirente il proprietario
del museo Gottard Park di Castelletto Ticino che la restaurerà sommariamente
per poterla esporre, dove tutt'ora si trova. La T433, riportata
alle condizioni originarie come 502, viene esposta al pubblico durante
il "Porte Aperte" del 2002 e poi trasferita a Sassi, sul
secondo binario della stazione dove resterà ferma per 6 anni. Le
ottime condizioni della vettura, unita alla completa presenza di
tutti i principali organi elettro-meccanici, con una forte spinta
dell'Associazione Torinese Tram Storici, portano alla decisione
di rimettere in ordine di marcia il tram. L'accoglienza nell'Officina
Centrale di Gtt non è molto calorosa, ma gli operai, anche quelli inizialmente
diffidenti, si appassionano al progetto e solo grazie al loro fondamentale
contributo si riesce nell'intento. Il ripristino dinamico impone
alcune modifiche al tram: come già avvenuto sul 116,
sparisce il secondo banco di manovra (il tram diventa unidirezionale),
si fa posto al pantografo e a tutte le apparecchiature richieste
per garantire un alto livello di sicurezza (interruttore di linea
sul tetto, pattini elettromagnetici sul truck, fanaleria adeguata
al CdS, cancelletti, etc...). Si coglie l'occasione anche per dare
una "rinfrescata" al tram, si risistema il tetto, si cambiano
i cartelli (vengono rimossi i due cartelli in legno con indicato
"ATM 502 ATM" e sostituiti da cartelli metallici riportanti
la veletta della linea 23 degli anni '20). Un dettagliato resoconto
dei lavori di restauro è disponibile sul sito web di Atts. Nel
dicembre 2009, in occasione del 4° Trolley Festival, dopo quasi 20 anni di inattività, il 502 torna sui
binari di Torino con la sua livrea rosso-crema che mai passa inosservata.
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