INTRODUZIONE STORICA
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I primi scambi della rete tranviaria di Torino erano comandati a mano. Negli incroci più trafficati era possibile trovare un addetto alla manovra degli scambi per ridurre al minimo il tempo di fermo delle vetture. Negli anni Venti gli scambi vennero attrezzati con il sistema detto "a lancio di corrente" che consisteva nel comando dello scambio per assorbimento di corrente tramite un particolare sezionamento della linea di contatto. La presa di corrente del tram faceva da ponte mettendo in serie la bobina dello scambio e il motore o una resistenza posta sul veicolo. Solo transitando in neutro, senza assorbimenti di corrente, lo scambio restava nella posizione in cui si trovava. Il sistema era particolarmente complesso in presenza di scambi doppi o ravvicinati. Negli anni Novanta, in concomitanza con la transizione dall'asta e rotella al pantografo, l'azionamento degli scambi venne tramutato in quello attuale a radiofrequenza, un sistema non tanto diverso da quello che permette il comando a distanza dei cancelli elettrici. |
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La rete tranviaria di Torino possiede circa 700 scambi di cui 240 sono d'ingresso dotati di un comando a radiofrequenza. Tale sistema permette al tranviere di impostare la direzione dello scambio direttamente dalla cabina di guida. Il comando è composto, a bordo del tram, da un manettino (con 3 direzioni: sinistra, diritto e destra) montato sul cruscotto, da una centralina elettronica che elabora i dati e da un transponder posto sotto lo sbalzo anteriore del veicolo, la cui funzione è quella di trasmettere i dati; in corrispondenza dello scambio è presente: il segnale di scambio a radiofrequenza, un'antenna ricevente (con il suo circuito di binario e le varie apparecchiature di controllo), la lanterna luminosa a barre azzurre su fondo bianco ed il rilevatore magnetico di massa metallica. |
DESCRIZIONE APPROFONDITA DELLE VARIE COMPONENTI
Sezione realizzata con la collaborazione di C. Bizzi e L. Diaferia.