La linea 10 torna tram anche nei festivi

Linea 10

Dal 7 maggio torna anche nei festivi la gestione tram della linea 10. Dopo la parentesi del 2019/2020 (interrotta dalla pandemia), questa dovrebbe essere una decisione definitiva in attesa del ritorno in via Massari, previsto però solo nel 2025 con la conclusione dei lavori in piazza Baldissera.

Definito il futuro di piazza Baldissera

Linea 10

Finalmente sembra esserci la parola “fine” al problema di come sistemare piazza Baldissera. Riportiamo qui il testo del comunicato stampa del Comune di Torino:

Un incrocio regolato da sei semafori “intelligenti”, raccordi per smistare una parte del traffico senza passare dalla “ex rotatoria” e 5000 mq di superfici recuperate e adibite a spazio pubblico. Sono questi i punti salienti della proposta per il riordino di piazza Baldissera presentata oggi in II commissione Urbanistica (presidente Tony Ledda), alla presenza dell’assessora Chiara Foglietta. Il progetto, scaturito da uno studio sui flussi di traffico nell’attuale assetto e da un riesame di quello definito dall’Amministrazione precedente con il Politecnico è stato illustrato dallo studio Samep Mondo Engineering.

Nel corso di questi ultimi anni, piazza Baldissera è divenuta quasi proverbiale per i suoi intasamenti e il nuovo progetto parte dal presupposto di fluidificare la circolazione. Quest’ultima oggi converge su una grande rotonda dai corsi Principe Oddone, Vigevano, Venezia e Mortara, oltre che dalle vie Cecchi e Stradella: la prospettiva del passaggio di una linea tranviaria a tagliare la rotonda sull’asse di queste due vie avrebbe poi ulteriormente complicato una situazione già tesa: la rotatoria attuale infatti si trova ad essere percorsa da una media di 4.430 veicoli ogni ora, dei quali 1400 dal corso Principe Oddone e 730 da corso Vigevano. Le code sono spesso molto lunghe, con ritardi nell’ordinario tempo di transito fino a circa undici minuti da corso Mortara e dieci da corso Vigevano, il cui transito attraverso la rotatoria è reso difficile dal forte flusso sull’asse nord sud dei corsi Venezia e Principe Oddone.

Viene quindi proposta l’introduzione di sei semafori (con i tempi regolati tramite 5 T a seconda dei flussi di veicoli nei vari momenti della giornata), con cicli semaforici cadenzati sugli assi Oddone-Venezia, Stradella-Cecchi (anche per la tranvia), Mortara – Vigevano e Stradella–Vigevano, con le relative svolte a destra e sinistra. Inoltre, sono previste apposite corsie per incanalare porzioni alcuni flussi di traffico senza impegnare l’incrocio centrale (ad esempio, da corso Vigevano verso corso Venezia e da via Stradella verso corso Mortara. Gli accessi all’incrocio centrale avverranno su cinque corsie da corso Principe Oddone e su quattro da corso Venezia (oggi quest’ultimo ne ha una, con il restringimento della carreggiata in prossimità dell’inserimento).

Secondo i progettisti, questo assetto della piazza, con la regolazione dei semafori intelligenti, dovrebbe portare a un miglioramento medio di 5 minuti rispetto alla situazione attuale, migliorando anche la mobilità ciclopedonale in tutta l’area, in termini di fluidità e soprattutto di sicurezza.

Diversi gli interventi dopo l’illustrazione della proposta: Firrao, Castiglione, Viale, Crema, Abbruzzese, Diena, Catizone e un rappresentante della Consulta per la Mobilità ciclabile. L’assessora Foglietta ha concluso spiegando che nel corso del 2023 si dovranno perfezionare i passaggi amministrativi e burocratici, in modo che nel 2024 si possano avviare i lavori.

Per quanto sia chiaro come uno snodo così complesso non possa avere una soluzione ottimale senza la costruzione di infrastrutture molto dispendiose (leggasi “sottopasso”), alcuni punti non sono del tutto chiari:- la corsia bus di corso Principe Oddone viene tranciata dall’inserimento del controviale: è un’assurdità per chi vuole promuovere il trasporto pubblico. Sarà un incubo per i bus spostarsi di corsia dopo la fermata;
– la fermata in corso Mortara verso via Scialoja è posizionata in un’ansa così profonda quando poi le linee devono svoltare a sinistra pochi metri dopo;
– le ‘piazze pedonali’ in mezzo a un simile incrocio sono tipo le boutade dell’ex Ministro Toninelli che voleva ricostruire il ponte Morandi con un centro commerciale sotto le auto;
– realizzare 5 corsie all’uscita da corso Principe Oddone significa stringerle al minimo

Subito dopo la presentazione del nuovo progetto, alcuni esponenti della precedente amministrazione hanno commentato come tutto sia fortemente simile all’ultimo progetto che era stato commissionato al Politecnico (e che riportiamo in basso). La realtà è che i due progetti hanno solo delle parti in comune: se l’impianto semaforico è pressoché simile, rispetto al progetto precedente è ora previsto che arrivando da via Stradella/Giachino sia possibile girare ovunque, mentre nell’idea del Politecnico chi arrivava da via Giachino doveva per forza svoltare in corso Mortara. Si elimina anche del tutto quella specie di rotonda (incompleta) che incrociava la linea del tram in due punti, generando potenzialmente ulteriori rischi nell’attraversamento del trasporto pubblico. Insomma, alcune similitudini, ma anche tante differenze sostanziali. Chissà se per la fine del 2024 vedremo i binari del tram e la linea 10 nuovamente tutta intera?

L’angolo dell’automobilista distratta

Incidenti, Linea 10

20 aprile, corso Duca degli Abruzzi, un’automobilista imbocca il controviale in direzione sud e malgrado i tanti cartelli che avvertono della chiusura della strada nel tratto di fronte al Politecnico, procede fino a trovare la via sbarrata. E all’improvviso il genio: perché fare retromarcia quando potrebbe essere semplice valicare il marciapiede e immettersi subito nel viale centrale? Peccato che in quel punto il marciapiede è alto 28 cm per permettere l’accesso a raso sui tram della linea 10. Tutte le peggiori scelte erano inizialmente delle grandi idee… e così l’automobile si è ritrovata incastrata con le ruote all’aria e ben poche possibilità di movimento senza causare più danni di quelli già realizzati. Purtroppo il tram non poteva far altro che restare a guardare la scena finché non è intervenuto un carro attrezzi che ha liberato il veicolo. Una versione della storia racconta che il veicolo abbia perso il controllo e sia finito in quella posizione… chissà com’è andata realmente…

La rivincita degli “anziani”

Bus, Linea 10, Serie 2800

Rendiamo omaggio ai due veicoli più anziani in servizio di linea per Gtt: la motrice serie 2800 (in alto, ripresa oggi sulla linea 10) e l’autobus Setra SG321 UL (sotto, ripreso oggi sul Venaria Express). Se la carrozzeria del tram compie 40 anni (la struttura anche di più…), l’autobus è del 1997, a breve compirà il quarto di secolo!

Sulle due linee di norma si vedono veicoli molto più moderni, ma da alcuni giorni la loro presenza è diventata quasi fissa. Immagini #gentilmenteconcesse da Chandu Belletti e Lorenzo Libertazzi.

La rivincita delle 2800

Linea 10, Linea 4, Serie 2800

Negli ultimi giorni abbiamo documentato sul nostro canale Instagram, nelle stories, varie comparse dei tram serie 2800 sulla linea 10, anche 2800 verdi, diventate così comuni che non ci davamo più alcun peso. Oggi, per la felicità di tutti gli amanti di questa serie di tram, le 2800 si sono prese una bella rivincita. Continua a leggere »

Incidente 6002: smentiamo una fake news

Incidenti, Linea 10

Ci è arrivata da più parti questa immagine pubblicata anche su alcuni siti web di notizie e spacciata per la possibile causa del deragliamento del tram della linea 10, avvenuto ieri 27 febbraio 2021. L’immagine non è del giorno dell’incidente, fa riferimento a una rottura del binario avvenuta qualche tempo prima (anche la vegetazione e la brina denotano un clima diverso…).

Alcuni inviati della redazione sono stati sul posto nel pomeriggio di sabato 27 febbraio per un sopralluogo e il reportage fotografico che segue è il risultato della giornata. Aprendo tutto l’articolo si potranno vedere tutte le immagini. Continua a leggere »

Incidente su linea 10, motrice deraglia e si spezza

Incidenti, Linea 10

Grave incidente questa mattina in corso Settembrini angolo piazzale Caio Mario, dove una motrice di linea 10, la 6002, è deragliata con l’ultimo carrello prima della fermata Settembrini C.8 e si è incastrata nell’incrocio di binari al centro della rotonda, dove è avvenuto anche il distacco della cassa. Nessun ferito né a terra né a bordo, danni al solo tram. Le operazioni di recupero del tram hanno coinvolto anche una gru per il riposizionamento della vettura sui binari. La circolazione sta riprendendo nel pomeriggio, dopo diverse ore di fermo nel tratto a sud di p.le Caio Mario, sia per la linea 10 che per la linea 4.

Le cause dell’incidente saranno esaminate da un’apposita commissione che si occuperà dell’indagine interna Gtt, per stabilire anche eventuali responsabilità.

 

Ci siamo fraintesi, non questo tipo di tamponi

Incidenti, Linea 10, Linea 4, Serie 6000

Intorno alle ore 7 di questa mattina, 23 ottobre, una motrice serie 6000 in uscita sulla linea 10 in corso Potenza tampona una “sorella” bidirezionale anch’essa uscita per prendere servizio sulla linea 4. L’urto non sembra essere stato particolarmente violento, anche se i danni appaiono comunque ingenti. La vettura colpevole dell’urto è anche leggermente deragliata, invadendo il binario opposto e bloccando così sia la linea 9 che le vetture rientranti nel deposito Venaria. A tal proposito i tram che rientreranno in deposito (e stamattin saranno più numerosi del solito, essendo previsto uno sciopero) saranno deviati nell’impianto dello stadio fino a che il binario non sarà liberato.

Nella pagina seguente le foto della 6005 scartata in corso Molise… Continua a leggere »

Un 10 verde

Linea 10, Serie 2800


La linea 10 è una linea su cui circolano vetture serie 6000 e 5000. Le 2800 sono molto rare da vedere, l’ultima occasione in cui ne abbiamo immortalata una fu l’estate dello scorso anno: il 2019 resterà negli annali in quanto la linea 10 rimase tram per l’intero periodo estivo. Da lunedì 14 settembre con la riapertura delle scuole e il massimo impegno possibile per limitare gli assembramenti a bordo dei mezzi pubblici, le 2800 sul 10 sono timidamente ricomparse per turni supplementari. Ma se la 2800 arancione non fa più notizia, curioso è vedere una delle 2800 verdi in servizio sul 10! Il tram è uscito dal deposito Nizza intorno alle 7.30 ed è rientrato verso le ore 11. In basso altre due immagini, la prima in piazza Statuto (come quella in alto, in apertura) e la seconda in piazza Carducci, poco fuori dal deposito Nizza.

Un arrivo inaspettato

Linea 10, Sito

Oggi parentesi letteraria! E’ arrivato per posta la copia del libro “Nude sì ma sotto la doccia“, scritto da Giulio Berruti, regista cinematografico e teatrale nato a Leini. Il libro è un racconto svolto come un auto-intervista sugli anni del boom economico visti sotto due luci: quella della censura di Stato e della Chiesa, dura, caparbia su cinema, fumetti, teatro, canzonette e quella mai applicata sui grandi scandali, ovvero l’aeroporto di Fiumicino i tentativi di golpe, il piano Solo ideato dal generale De Lorenzo o quello di Valerio Borghese. Il titolo ricorda il permesso dei censori di filmare una donna nuda, purché di spalle e sotto la doccia.

Vi chiederete quindi cosa centra Tramditorino.it con questo bel volume, brossurato, di 310 pagine, edito dall’Associazione Culturale Il Foglio all’interno della collana “La Cineteca di Caino” e disponibile sui principali canali di vendita online e nelle librerie? Presto detto… lo scoprirete aprendo l’intero articolo…

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