Bus elettrici: largo alle batterie

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Da lunedì prossimo, 24 maggio, i 4 nuovi Byd K9 dovrebbero entrare in servizio sulle linee 58 e/o 71, in attesa dell’arrivo di altri 40 veicoli in estate e del resto della fornitura in inverno. Tutto molto bello… ma come sempre dove ci sono luci esistono ombre. I nuovi bus saranno sì ecologici, ma rispetto ai loro colleghi più “inquinanti” offrono il 30% di posti in meno (a parità di dimensioni)! I nuovi Byd K9 offrono solo 77 posti totali contro gli 84 dei fratelli maggiori K9UB (la serie 30E-49E) e i 110 omologati sui Mercedes Conecto serie 3400.

Come mai questo? Sono più stretti? No, per nulla… i nuovi bus hanno spazi analoghi agli altri ma si portano dietro 2 tonnellate in più di batterie e siccome per la motorizzazione la massa complessiva di un autobus da 12 metri urbano a due assi è di 19500 Kg (direttiva 2015/719), ovviamente più l’autobus pesa, minore è la sua capacità di carico. La tabella sottostante sintetizza i dati dei Conecto 12 metri a gasolio e metano e dei Byd elettrici K9UB e i nuovi K9. I valori sono estrapolati dalle schede veicolo presenti sul sito Gtt, quindi li valutiamo come dati ufficiali.

Nella parte bassa della tabella sono invece presenti tre valori calcolati che indicano la differenza tra la tara e la massima massa a pieno carico autorizzata (i 19500 Kg), la massa media di ogni singolo passeggero (data dal rapporto tra il massimo carico effettuabile e la capienza dichiarata) e poi la teorica capienza dividendo il massimo carico effettuabile per il valore di 68 Kg, la massa convenzionale di un passeggero. In realtà il valore esatto è calcolabile con la formula P-(M+Nx68) >= Nx68 dove P è la massa massima tecnicamente ammissibile, M è la massa in ordine di marcia del bus e N è il numero di posti a sedere escluso il conducente (allegato I direttiva 2007/46/CE),  ma non complichiamoci la vita, tanto è un valore indicativo come limite superiore oltre il quale non è possibile andare.

La questione è che una linea gestita con bus elettrici offre fino al 30% di posti in meno rispetto autobus equivalenti: questo significa che una linea che passa ogni 10 minuti offre oggi 6 passaggi all’ora, ovvero 660 posti per direzione / all’ora mentre un bus elettrico nuovo ne offrirà solo 462 ovvero il 70% del valore iniziale! Chiaramente i bus non sempre viaggiano a pieno carico (ora men che meno) ma le differenze di capienze non sono marginali e se la diffusione dei bus elettrici proseguirà come ipotizzato, la capacità di trasporto complessiva sarà alla lunga molto inferiore a quella attuale. Per questo motivo il trasporto su ferro si rivela essere ulteriormente più competitivo ed economico: alla fin fine i bus elettrici saranno una ulteriore dimostrazione della superiorità del tram.

Sicuri attraversamenti pedonali (abusivi)

Rete

Torniamo sul discorso dell’abusivismo in corso Gabetti per parlare dei danni commessi sulle infrastrutture esistenti, danni che non solo saranno dei costi per la comunità per il loro ripristino, ma incitano a commettere infrazioni al CdS, mettendo in pericolo le persone. In diversi punti sono state segate le recinzioni e aperte come in fotografia. Come si nota si tratta di aperture “di comodo” che portano direttamente sulla strada, lontani dagli attraversamenti pedonali e dove la conformazione del cordolo rischia di far inciampare chi lo attraversa.
Il terreno con l’erba “consumata” denota un frequente uso di tale passaggio, segno che le infrazioni sono all’ordine del giorno. Evidentemente si tratta di persone abituate a infischiarsi delle regole, magari gli stessi che sfrecciano con i monopattini sui marciapiedi o con le biciclette sotto ai portici, incuranti delle regole e con la convinzione di essere nel giusto perché “green”…

Abusivismo premiato

Rete

Cinque anni fa uno studente reo di attività commerciale illecita (vendeva merendine a scuola senza autorizzazione, in barba a ogni regola), veniva premiato per lo spirito imprenditoriale dalla Fondazione Einaudi, facendo così passare il messaggio che non viene premiato chi si impegna rispettando le regole, ma chi è più furbo.

Oggi la musica non è cambiata. Se può passare per “populista” dire che: “in Italia si premiano i delinquenti” nella realtà dei fatti è proprio così. E l’esempio portato da Torino Stratosferica e dall’abusivismo lungo il sedicente “linear park” di corso Gabetti ne è un esempio.

Nell’ottobre 2017 veniva soppressa la linea tram 6 e contestualmente i binari di corso Gabetti diventavano inutilizzati. Nel 2013 (poi formalmente registrata nel 2016) nasce scherzosamente un’associazione dal nome Torino Stratosferica. Propongono progetti visionari, probabilmente effetto di sostanze non propriamente buone. Tanto per fare esempi, la meridiana di grattacieli o l’abbattimento della Gran Madre.

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Telecamere o specchi?

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Una delle novità più discusse dei quattro nuovi bus sono le telecamere al posto degli specchi retrovisori. Abbiamo avuto modo di avere qualche informazione in più sulle motivazioni di tale scelta e qualche impressione da parte di chi li ha usati per i primi test su strada (vedere articolo precedente).

La scelta è primariamente economica: il numero di specchi che ogni anno vengono danneggiati e sostituiti è molto elevato e l’uso delle telecamere potrebbe essere ripagato già dopo un anno di uso. In secondo luogo le telecamere offrono una visione migliore nelle condizioni di scarsa visibilità, come durante la sera o in caso di pioggia e/o appannamento dei vetri. In ogni telecamera è presente un illuminatore a infrarossi per la visione notturna e sulla telecamera destra vi è anche un terzo occhio per riprendere la calandra dell’autobus ed eliminare ogni punto cieco. Anche gli angoli ciechi sono molto ridotti grazie alla doppia immagine, normale e grandangolare.

Internamente vi sono due monitor che trasmettono in tempo reale le immagini. La risoluzione appare piuttosto buona anche se non al pari di un dispositivo ottico in condizioni ottimali. Le potenzialità emergono nelle condizioni meno favorevoli come il buio o la presenza di condensa: in questi casi la telecamera vince sullo specchio tradizionale. La posizione dei monitor riprende la posizione degli specchi esterni e per l’autista non ci sono particolari stravolgimenti. Serve chiaramente un po’ di abitudine e un po’ di pratica ma meno di quella che uno scettico può immaginare.

Le telecamere sono regolabili sull’asse delle ascisse tramite un joystick mentre sull’asse delle ordinate occorre un intervento manuale effettuabile solo in officina. Anche la luminosità dei monitor/specchi è regolabile dall’autista così come è possibile la scelta tra la modalità diurna e quella notturna.

L’autobus è anche dotato di telecamere a 360° che permettono di vedere tutto attorno al veicolo tramite un ulteriore monitor. Tutti questi dispositivi rendono i Byd K9 i veicoli più all’avanguardia del parco Gtt e come tutti i veicoli super-tecnologici è indispensabile il perfetto funzionamento di tutte le componenti.
Pertanto promossi o bocciati i nuovi specchi? Per ora l’inizio è positivo, si vedrà col tempo se l’accoglienza da parte degli autisti sarà buona o se emergeranno problematiche inaspettate. Solo l’uso lo potrà dire.

Nuovi Byd in prova sulla linea 58

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Oggi, martedì 11 maggio, la vettura 9003 è uscita in prova (senza passeggeri) sul percorso della linea 58. Qui alcune immagini dell’autobus ripreso in via San Tommaso (sopra) e in via Sacchi (sotto). Queste prove probabilmente servono per testare i consumi e capire come modificare i turni macchina in modo da non restare a “secco” sul percorso. Foto concesse gentilmente da @turinbuses

Tamponi in Gtt… ma sono fatti nel modo sbagliato!

Incidenti, Linea 4, Serie 6000

Nel pomeriggio di oggi, 6 maggio, nei pressi della fermata Emilia in corso Giulio Cesare, la motrice 6026 della linea 4 per cause da accertare ha tamponato un bus della linea 50, linea sub-affidata a Bus Company, che a sua volta ha tamponato la vettura 6049, sempre di linea 4, che lo precedeva. Da mesi si parla di tamponi anti-covid, ma qui la cosa sembra essere sfuggita di mano!

Il veicolo che ha avuto la peggio è probabilmente l’autobus della linea 50. Tra i passeggeri si contano in tutto 7 contusi lievi oltre a uno dei due manovratori coinvolti e all’autista del bus. Sono lontani i tempi in cui gli incidenti a Porta Palazzo vedevano la calca salire a bordo per poi richiedere gli indennizzi a Gtt (per chi fosse curioso, vada a cercarsi l’articolo della Stampa del 12 dicembre 2005): forse oggi la paura di recarsi in ospedale (e le telecamere a bordo) ha dissuaso i più dalla truffa. Evidentemente costa meno fatica ottenere il reddito di cittadinanza…

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In consegna i primi quattro BYD K9

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Nella giornata di ieri, 5 maggio, sono arrivati nel deposito Gerbido i primi due veicoli della nuova flotta BYD modello K9, bus elettrici da 12 metri. I nuovi mezzi sono immatricolati serie 9000 e nella giornata di oggi sono attesi il terzo e il quarto veicolo della pre-serie che, al completo, sarà composta da 100 autobus. Altri 40 circa saranno consegnati in estate mentre gli ultimi arriveranno entro fine anno.
Sicuramente ci sarà una presentazione al pubblico di questi 4 veicoli e voci non ufficiali parlano del 10 maggio.

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