Addio 13/

Linea 13/

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Dal 19 aprile la linea 13/ è definitivamente soppressa.

Dichiarava l’Assessore ai Trasporti, Claudio Lubatti, sulle colonne della Stampa lo scorso 13 aprile che “Ancora una risposta sulla linea 13/. Abbiamo annunciato la nascita di una nuova linea tramviaria, la linea 6 – che collegherà Porta Susa, il centro città, la Sindone/Duomo, l’Universita, e tornerà in Piazza Hermada – che insiste su buona parte del percorso dell’attuale linea 13/ che era sospesa per lavori, studieremo i carichi e decideremo cosa fare. “

Evidentemente hanno studiato i carichi ancora prima di iniziare il servizio se dal 19 aprile, in accordo con AMM e organi competenti del Comune di Torino, viene definitivamente soppresso!

Ripercorriamo brevemente la storia della linea. Nata il 13 gennaio 2014 sul percorso Statuto-Gran Madre, viene spostata al Rondò della Forca, una settimana dopo, per palese interferenza con la linea 10. Dal 1° marzo 2015 la linea viene sospesa per lavori in via Pietro Micca e dal 19 aprile 2015 la sospensione temporanea diviene definitiva.

Arriva il 6, salutiamo il 13/?

Lavori, Linea 13/

A inizio marzo, causa lavori stradali in via Pietro Micca, la linea 13/ è stata provvisoriamente sospesa così come la linea 15 ha iniziato la gestione automobilistica. Come sempre in questi casi, sono apparsi dei cartelli alle fermate, come quello ripreso qui sotto:

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Nel frattempo, a metà mese, si delinea sempre di più la nuova linea tranviaria numero 6, che inizialmente doveva semplicemente fare inversione in piazza Statuto come l’attuale linea 10 e poi capolinea come la linea 7 storica. In ogni caso si sarebbe spostato l’attestamento del 10 fino al Rondò della Forca, dove già fa capolinea il 13/, senza però fare alcun accenno al destino di quest’ultimo. Evidentemente era sottinteso che il problema lo si sarebbe risolto in modo diverso…
I cantieri in via Pietro Micca ritardano di una settimana, forse per comodità fino a Pasqua si mantiene la situazione attuale con 13/ sospeso e 15 autobus, ma da qualche giorno i cartelli lungo le fermate della linea 13/ sono cambiati e “miracolosamente” è scomparsa la fine del periodo “transitorio” in cui il servizio è sospeso, così come la motivazione che si trasforma da “causa cantieri” in “motivi tecnici”:

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Anche in metropolitana stanno arrivando i nuovi pannelli informativi, quelli presenti nei mezzanini in cui si elencano le stazioni e i vari mezzi di superficie ivi transitanti… sbirciando in corrispondenza di piazza XVIII Dicembre, si vede già la presenza della linea 6, ma del 13/ nessuna traccia. In realtà manca anche la linea 71 (ma nessuna voce di cambiamenti si è sentita finora) e c’è da domandarsi se è solo una svista oppure se effettivamente il 13/ sparisce. Siamo sicuri che l’unica cosa che non sparirà saranno le polemiche…

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Aggiornamento: ci segnalano che anche dalle nuove cartine (aggiornamento gennaio 2015), il 13/ non compare. Se non è una svista anche questa…

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Approvato il progetto del parcheggio alla Gran Madre

Lavori, Linea 13, Linea 13/, Rassegna stampa

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L’ufficio stampa del Comune di Torino annuncia che il Consiglio comunale ha approvato il progetto preliminare del parcheggio pubblico interrato e della riqualificazione della piazza Gran Madre, per un importo preventivato in 5.980.000 euro del tutto a carico del contraente. La delibera è stata approvata con diciassette i voti favorevoli, dieci contrari, sette astenuti.
La delibera è stata approvata dopo gli approfondimenti e l’intesa sulle modifiche progettuali concordate con la Soprintendenza dei beni architettonici del Piemonte e chieste dalle Associazioni di quartiere.
L’assessore alla viabilità, Claudio Lubatti, nella precedente seduta aveva illustrato il provvedimento: “La piazza sarà interamente pedonalizzata, mentre un nuovo parcheggio in sotterranea sostituirà l’attuale parcheggio a raso in superficie. Dall’opera saranno ricavati almeno 177 posti auto (rispetto ai 190 previsti nel 2011) lungo tre piani, di cui 100 pubblici a rotazione e 77 riservati ai privati. Nelle piazza rimarranno invariate le fermate dei mezzi pubblici.
“La modifica più importante rispetto al progetto del 2011 modificato con una serie di emendamenti è la posizione delle rampe veicolari di ingresso e uscita al parcheggio. Saranno poste a fianco del parcheggio stesso nella piazza, circa cinquanta metri più in basso rispetto al progetto iniziale (erano infatti posizionate in via Villa della Regina e via Lanfranchi), per evitare eventuali problemi di deflusso delle acque piovane”.
Una volta approvato il progetto definitivo (l’Aula oggi ha approvato il preliminare) l’iter per l’effettiva costruzione del parcheggio e di risistemazione della piazza durerà 2 anni.

Quale modo migliore per incentivare l’uso dei mezzi pubblici nel centro di Torino, se non quello di costruire un nuovo parcheggio pubblico nel centro? Torino è proprio una Smart City… Smart come l’automobile!

Ancora lavori in via Pietro Micca

Lavori, Linea 13, Linea 13/, Linea 15

E’ trascorso poco più di un anno dalla trasformazione della linea 13 in autobus, che via Pietro Micca necessita di un nuovo, pesante, intervento alla pavimentazione. In vista dell’arrivo dei fedeli per l’ostensione della Sindone, la città di Torino non vuole fare brutte figure mostrando quanto il transito dei veicoli pesanti abbia distrutto il manto lastricato e pertanto per tutto il mese di Marzo la via sarà chiusa per un make-up. La linea 15 sarà quindi gestita con autobus e la linea 13/ sospesa.

Tagli alla rete: addio 13/?

Linea 13/, Tpl

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Arrivano voci che vorrebbero il 13/ prossimo alla soppressione, più precisamente da marzo. Al Tortona andrebbero assegnati dei turni in più sulla linea 3 per sopperire alla perdita del 13/. Questa soppressione dovrebbe rientrare nel piani di tagli per ridurre il servizio di altri 3 milioni di Km, tanto quanto è la produzione annua Gtt che eccede ancora i contributi. Staremo a vedere e verificheremo quanto siano fondate queste voci.

13/ al Rondò della Forca

Gtt, Linea 13, Linea 13/

Dal 20 gennaio  il 13/ sarà prolungato fino al Rondò della Forca. E’ questo il tentativo per risolvere i problemi in piazza Statuto… vedremo.

13/ al via (parte IV)

Gtt, Linea 13, Linea 13/

Chiudiamo il nostro reportage segnalando altre situazioni (dopo quelle viste nelle parti I, II e III) degne di quando le cose vengono fatte di fretta e senza ben riflettere o conoscere la realtà dei fatti.

Alle fermate sono ancora presenti gli orarietti di passaggio del servizio tram, con le frequenze. Qui in basso la foto alla fermata 453-RISORGIMENTO. Guardatele bene perché frequenze così saranno solo un lontano ricordo…

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La parte migliore, invece, arriva dalle paline, dove le fermate della linea 13/ sono un po’ aleatorie. Notate che dopo XVIII Dicembre, il 13/ ferma a Statuto e poi a Statuto Cap, peccato che alla fermata Statuto transitino i 13/ sia verso il capolinea, sia verso il centro città: il modo migliore per creare confusione nelle persone. Inoltre quella medesima fermata non viene utilizzata dalla linea 10 che giunge dal medesimo binario usato dal 13/.

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Ora andiamo a vedere qualche punto critico del percorso. Da piazza Campanella l’immissione su via Servais, direzione nuovo capolinea, prevede il dare precedenza alla stessa via, con conseguente perdita di molto tempo causa traffico di via Servais. In direzione opposta, invece, è stato necessario eliminare numerosi parcheggi (anche se qualche irriducibile resta, vedi foto) per permettere al bus di svoltare. Dato che in quell’angolo è presente un bar, si può immaginare quanto quegli spazi vuoti possano essere appetibili. Notare sulla destra i parcheggi a lisca di pesce, un modo come un altro per “favorire” la manovra degli autosnodati.

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Un’altra svolta molto ostica è quella che dal controviale di corso Tassoni porta in via Cibrario, direzione Gran Madre. Qui è impossibile non svoltare senza invadere la corsia opposta. Nessun problema se è vuota, lo diventa se c’è qualche veicolo fermo al semaforo, attestato alla linea di arresto. Se ciò capita, o si allarga, uscendo dalla preferenziale, oppure impone al 13 che svolta di attendere il verde su via Cibrario, bloccando di fatto l’intero controviale di corso Tassoni. Anche qui sarebbe bastata una nuova linea di arresto, ma evidentemente chi studia sulla carta i percorsi non si sognerebbe mai di andarli a vedere dal vivo, a bordo di un autobus.

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Qui ci fermiamo, anche se di cose da segnalare ce ne potrebbero essere molte altre, ma questo non è il nostro lavoro: c’è gente pagata profumatamente che si dovrebbe occupare di controllare tutti questi aspetti in fase di studio di modifiche. Ma come detto sin dall’inizio, quando si parla di “rimodulare” un servizio non vuol dire nien’altro che “tagliare”. E le numerose immagini dimostrano che se forse non avevamo ragione sin dall’inizio, di certo non abbiamo mai avuto torto.

13/ al via (parte III)

Gtt, Linea 13, Linea 13/

Eccoci al terzo capitolo del nostro reportage sulla nuova linea 13.

Una delle motivazioni dell’introduzione del bus è l’accessibilità ai veicoli da parte dell’utenza diversamente abile. Vediamo un po’ come sono le fermate lungo il percorso, soprattutto nella parte più controversa, ovvero via Nicola Fabrizi, via Bianchi e via Servais. Purtroppo benché il sito Gtt dia tutte le fermate accessibili ai disabili, l’unica vera fermata con accesso a raso è quella di piazza Risorgimento, direzione centro (452-RISORGIMENTO):

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In tutte le altre (e nelle due immagini seguenti ci sono 455-TASSONI e 453-RISORGIMENTO) il marciapiede è talmente basso che far passare quei tratti di strada come adeguati all’utenza disabile è una presa in giro. Inoltre in tutte le fermate mancano i percorsi tattili per gli ipovedenti. L’utenza “disabile” non è solo quella sulla sedia a rotelle… purtroppo è solo quella più nota.

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Andiamo invece a vedere fermate a raso dove però l’arroganza e il menefreghismo rendono di fatto tutto il lavoro inutile. Uno degli svantaggi del tram è non poter cambiare direzione, quindi un’auto sui binari blocca tutto: in presenza di un autobus, invece, la gente si sente autorizzata a parcheggiare ovunque, tanto c’è lo sterzo e anche se una corsa ferma distante dal marciapiede, chissenefrega. Il tram non piace perché obbliga a rispettare le regole. Ecco qua un po’ di scene di ordinaria inciviltà:

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Tre auto occupano tranquillamente l’area di fermata. Ma nessun problema, le 4 frecce risolvono tutto…

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Anche qui il trio di auto occupa allegramente la fermata…

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Sul lato opposto della fermata precedente, le auto pur di stare più numerose, sono direttamente parcheggiate a lisca di pesce! L’autobus per fermarsi deve addirittura invadere parzialmente la carreggiata opposta!
Non si può pretendere di avere vigili ad ogni fermata, in tutte le ore, perché è una soluzione utopica. L’unico vero modo per risolvere alla radice il problema è posare un binario e rendere qualsiasi sosta selvaggia un’interruzione di pubblico servizio…

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La nuova frequenza del 13, soprattutto in ora di punta, è di fatto quasi dimezzata rispetto alla situazione ante modifica. Ci si accorge bene della differenza in piazza Campanella dove, un tempo, verso le 8-9 del mattino sostavano 2-3 tram ed oggi, invece, arriva un autobus dopo 10-12 minuti di attesa. La medesima scena si ripete un po’ a tutte le fermate dove la gente si chiede se, per caso, è saltata una corsa. No, niente di tutto ciò, semplicemente il servizio è stato “rimodulato”.

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Nell’ultimo capitolo andremo a vedere qualche problema legato alla minore manovrabilità di un autobus in spazi ridotti. Clicca qua per la parte I e parte II.

13/ al via (parte II)

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Eccoci qui ad esaminare l’accessibilità della nuova linea 13. Giustamente ora che ci sono gli autobus con pianale ribassato, la linea si può dichiarare accessibile. Ma è vero ciò?
Oltre i mezzi, è necessario che anche le fermate lo siano, altrimenti è solo una grossa presa in giro o, più semplicemente, i disabili sono tirati in causa, in modo meschino, come scusa per giustificare certe scelte.

Abbiamo già visto la fermata “2427 – BONSIGNORE“, finora sempre utilizzata dai tram e dai bus in modo indistinto, ma da oggi il servizio passeggeri bus è limitato alla porta anteriore perché la fermata non è accessibile ai disabili causa gradino (benché sul sito Gtt sia segnata con il suo bel logo del disabile). La logica vorrebbe o l’adeguamento oppure la sua soppressione…

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Guardiamo ora la fermata “457 – FABRIZI” in corso Tassoni. Come si può ben vedere la banchina è alta e sul sito Gtt è segnata come accessibile ai disabili.

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La fermata sarò anche a raso, ma fisicamente un autosnodato, per quanto si possa impegnare, non ha lo spazio di manovra tale da potersi avvicinare più di tanto, come mostra la foto in basso. Pazienza, si apre la pedana, si fa qualche manovra in più ma il disabile in qualche modo potrebbe scendere…

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Una volta sceso dal bus, a pianale ribassato, ecco che ostacoli deve superare:

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Questa è la vera attenzione ai disabili? O sono solo tirati in ballo quando fa comodo, ma poi in realtà a nessuno interessa se effettivamente le cose sono come vengono vendute.

Attraversiamo la strada e andiamo alla fermata “1144 – FABRIZI” finora usata per il solo servizio serale bus. Gli autobus provenienti da via Nicola Fabrizi devono svoltare sul controviale di corso Tassoni, non possono effettuare fermata in corrispondenza del viale centrale, come invece fatto dal tram. Anche qui, come in piazza Statuto, si sono dimenticati un pezzo, visto che è rimasto ancora l’adesivo “servizio serale”…

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Ecco come si presenta la fermata: auto parcheggiate (neanche tante al momento della foto!), bidoni dei rifiuti e marciapiede pressoché inesistente. Sul sito Gtt la fermata non è segnata accessibile ai disabili, ma se la linea è accessibile, non dovrebbero esserlo anche tutte le sue fermate?

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Ecco quindi come il bus può svolgere il servizio passeggeri:

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Domani proseguiamo sul resto della linea…

Clicca qua per vedere la parte I. E qua anche le parti III e IV.

13/ al via (parte I)

Gtt, Linea 13, Linea 13/

Oggi, 13 gennaio, è partito il nuovo 13 prolungato fino in via Servais e il nuovo 13/ tram sulla tratta centrale Statuto-Gran Madre.

Sul 13/ sono state impegnate quasi tutte le motrici verdi, sulle 5 vetture circolanti 4 erano le 2800 in livrea storica, forse per differenziare ulteriormente la nuova linea.

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Ma veniamo subito alle nuove regole. Come anticipato, la fermata “BONSIGNORE”, finora effettuata da tram e da bus indistinamente, è effettuabile dai bus esclusivamente con l’apertura della porta anteriore perché la banchina non è accessibile ai disabili. Siamo molto sensibili a questo discorso, infatti la sostituzione dei tram è stata venduta con questa motivazione… ricordiamocene più avanti.

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Esaminiamo il servizio tram. Partito dalla Gran Madre il tram raggiunge facilmente piazza Statuto dove però arrivano i problemi perché (al di là del fatto che la gestione a terminale di 13 e 13/ in centrale operativa viaggia su monitor separati) lì la confluenza di 10, 13 e 13/, mista al normale traffico di 56 e 71, porta al collasso della linea, con ritardi fino a 15 minuti su una percorrenza di neanche 30 minuti. Il 13/ deve compiere il giro del giardinetto (dove non deve fare fermata) e poi portarsi sulla piazza, girarla interamente e arrivare al capolinea di fronte al McDonald (quello costruito per il 10). Da lì dovrebbe attendere 7 minuti e ripartire, effettuando nuovamente un giro al giardinetto per poter svoltare a sinistra. Si ringrazia chi ha eliminato buona parte degli scambi in piazza…

 

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Soprassedendo che al capolinea in piazza Statuto non è stato neppure attaccato l’adesivo del 13/ (mentre invece su tutta la linea già venerdì erano stati posizionati!), i problemi di questo giro nascono quando si incrociano le altre linee, tra cui il 10 che ha anche lui il suo capolinea tecnico al giardinetto e poi deve anche cercare di partire…

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La sequenza foto mostra come un 10 attendeva la partenza, dando precedenza prima al 71, poi al 13 bus e nei pochi minuti di attesa già dietro arriva un 13/ da piazza XVIII Dicembre, un altro 13/ partito da piazza Statuto e infine un 56 si accodava in curva. Notare nella prima foto il 13/ che era appena transitato sul binario del giardinetto. La scena si è ovviamente ripetuta varie volte durante l’ora di punta e vano è stato l’ordine imposto dalla centrale, alla linea 10, di saltare totalmente il capolinea tecnico (quindi con possibili ripercussioni su anticipi lungo la linea 10 in direzione Settembrini).

Nel prossimo post iniziamo a vedere come la nuova linea 13 bus è accessibile ai disabili…
Qui anche le parti III e IV.

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