Dal primo febbraio 2024 la linea 9 verrà gestita integralmente dal deposito Venaria per permettere la totale immissione di veicoli serie 8000. Ad oggi il servizio veniva svolto contemporaneamente dai depositi Nizza e Venaria ma essendo i nuovi tram HitachiRail solo rimessati nel deposito posto a nord di Torino, la possibilità di immettere più vetture era limitata proprio dal numero di turni gestiti dall’altro deposito. Essendo ora ben 10 le vetture omologate (8002-8011), poter gestire direttamente tutta la linea permetterà di inserire più tram nuovi in linea. Solo quando la linea 9 sarà saturata i nuovi veicoli potranno vedersi anche su altri percorsi come la linea 10 o la linea 3. Per la linea 4 attualmente il progetto del nuovo capolinea di Falchera non si è ancora concretizzato mentre sul percorso della linea 15 sussiste un problema pratico al capolinea di via Brissogne, troppo corto per i nuovi tram. Per bilanciare la perdita di turni sul 9, il deposito Nizza disporrà di più vetture sulla linea 10.
Un tram rosa-shocking promuove l’outlet di Vicolungo a bordo della motrice 2891. Il colore scelto non è né rosa, né magenta, è una tonalità a sé stante (classificata da Pantone con il codice 219C) che nasce negli anni Trenta dalla scelta della stilista Elsa Schiaparelli come tinta per il suo profumo “Shocking of Schiaparelli”. Per promuovere la fragranza la stilista crea anche un abito della medesima cromia che donerà a Daisy Fellowes (icona della moda parigina del tempo) la quale lo indosserà in occasioni mondane, rendendolo così un colore desiderato. La Schiaparelli in quanto stilista partecipa anche a diverse produzioni cinematografiche (ben 30 film, partendo con “A Gentleman of Paris di Sinclair Hill” del 1931 a “Moulin Rouge” di John Huston del 1952) dove inserirà sempre qualche abito di questa tonalità. L’apice del successo arriverà nel 1953 con il film “Gli uomini preferiscono le bionde” con Marilyn Monroe dove la protagonista indossa un tubino rosa-shocking che trasmetterà così il doppio messaggio di grinta e sensualità.
Nei giorni scorsi sono arrivate a Torino altre due motrici serie 8000: il 20 gennaio è stata consegnata la 8024 e il 25 gennaio è stata la volta della vettura 8025 (foto in alto). Ne restano 5 per concludere il primo lotto anche se non dovrebbe mancare la soluzione di continuità con la seconda parte della fornitura (da 8031 a 8070).
Dalla data odierna, 18 gennaio 2024, l’intera racchetta del capolinea del 3 a Vallette è soggetta al divieto di sosta e fermata. La banchina di capolinea permette l’attestamento di 2 motrici, la terza non potrà più fermarsi in curva ma dovrà sostare in prossimità del cartello fotografato in alto.
Questa decisione è stata presa dopo che nella curva si sono verificati tre tamponamenti, gli ultimi due dei quali accaduti a poca distanza temporale, entrambi nel mese di dicembre 2023 e che hanno visto la 5049 tamponata dalla 2886 e la 2888 urtata da un’altra motrice serie 5000. Risale invece al gennaio 2019 il terzo incidente occorso tra due motrici serie 5000 (5008 urtata dalla 5006, senza grossi danni per fortuna). Continua a leggere »
È giunta a Torino anche la ventitreesima vettura serie 8000. Dopo le prime verifiche inizierà il pre-esercizio con i tradizionali 500 Km da percorrere fuori servizio prima di poter accedere all’omologazione ministeriale. Ad oggi 23 vetture sono state consegnate e una decina sono omologate con un ritmo che non è stato regolare ma dopo gli intoppi iniziali, gradualmente risolti, la strada sembra essere in discesa e si potrebbe arrivare all’obiettivo di immettere in servizio 3 tram al mese. Parallelamente nessun tram serie 2800 è stato definitivamente accantonato anche se alcuni incidenti e alcune cannibalizzazioni hanno reso incerto il futuro di alcune vetture come ad esempio 2845, 2851, 2854, 2877, 2886, 2888 e 2895. Se per 2886 e 2888 un’operazione di “taglia e cuci” potrebbe portare a ottenere di due tram incidentati (uno sulla testata e uno in coda) uno ibrido sano, tutte le altre vetture appaiono oramai irrecuperabili.
Indcar, azienda spagnola specializzata in minibus, ha vinto il bando di gara indetto da GTT per 22 nuovi minibus elettrici in sostituzione degli autobus Elfo Cacciamali, la prima serie di autobus elettrici di Torino (escludendo i due prototipi E001 e E002 degli anni Novanta) datati 2002/3. La gara prevede la fornitura di 22 veicoli con altri 8 opzionali, tutti a trazione elettrica. La Indcar ha vinto presentando il Bluebus, un minibus lungo 6 metri ma soprattutto largo solo 2,2 metri, misura adeguata al transito nelle strette vie percorse dalle linee Star. Può trasportare fino a 35 passeggeri con un pianale ribassato e un’autonomia fino a 280 Km con una ricarica completa. Il tutto alla “modica” cifra di 340.000 Euro cadauno: praticamente il costo di un autobus Mercedes Conecto da 18 metri (346.000 Euro cad.)!
Torino sarà la prima città italiana a vedere circolare i minibus Bluebus, le cui consegne dovrebbero avvenire tra la fine del 2024 e il 2025.
Il prossimo martedì 9 gennaio le vetture 8009, 8010 e 8011 saranno oggetto di collaudo finale con prova in corso Toscana. Per tale motivo la linea 3 verrà limitata dalle ore 14 in largo Toscana, proprio per permettere ai nuovi tram di essere esaminati. Se tutto andrà bene il parco di HitachiRail atto al servizio salirà dagli attuali 7 a 10 tram.
Dal primo gennaio 2024 la linea 4 ha ripreso il suo capolinea a nord di Torino nel quartiere Falchera ma con una deviazione di percorso nella zona vicina alla stazione di Porta Nuova. Il tratto di corso Turati e via Sacchi compreso tra corso Stati Uniti e via Barrili è oggetto di alcuni interventi manutentivi che impongono al tram di deviare su corso Re Umberto come illustrato dallo schema in alto. Gli interventi riguardano la potatura delle piante e la sostituzione di un tratto di binario in prossimità della fermata “Vespucci”, teatro lo scorso giugno del deragliamento dell’ultima cassa della motrice 6024 (foto in basso). I lavori proseguiranno fino al 19 gennaio.