Si lavora in via Nicola Fabrizi!

Lavori, Linea 13, Rete

Domenica 29 novembre 2015. Dopo quasi due anni esatti dalla sera in cui il montaggio delle luminarie di Natale danneggiò la linea aerea in piazza Risorgimento, Gtt torna sul posto per compleare la riparazione della linea aerea. Gtt avrebbe riparato tutto già due anni fa, se non fosse intervenuto il Comune di Torino che impose la soppressione del 13 tram in favore di un autobus che ha generato una valanga di critiche e obiezioni. Maggio 2016 si sta avvicinando e il timore di protrarre le critiche fino alle elezioni comunali ha forse portato alla decisione di completare i lavori lasciati in sospeso, visto che dopo gli interventi estivi sul ponte della Gran Madre, tutta la linea 13 risulta essere ora abilitata anche alle vetture a pianale ribassato, facendo così cadere l’unica giustificazione valida che deponeva in favore dell’autobus: l’accessibilità. Sul ritorno del 13 tram si rincorrono le voci di possibili date (7 gennaio 2016) così come sono numerose le ipotesi di riorganizzazione delle linee in Parella, da cambi di percorso per la linea 65 fino a navette tra piazza Campanella e via Servais; in ogni caso nulla è stato deciso, ma c’è fermento…
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Linea 13, quale futuro?

Linea 13, Tpl

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Da alcuni giorni girano, in Gtt, insistenti voci per le quali il 13 tornerebbe alla gestione tranviaria a partire dall’8 gennaio 2016. Da parte del Comune, invece, le posizioni sono più fredde in quanto sono poco chiare le idee su come razionalizzare il servizio in Parella. Si vuole tenere il collegamento diretto tra via Servais e l’ospedale Maria Vittoria (inesistente fino a poco tempo fa) e si vuole tenere attiva anche la linea 65, un palese doppione che viaggia -quasi vuoto- tra l’asse “forte” della linea 13 e l’asse della metropolitana, magari prolungandola nuovamente fino a Porta Susa (pur di ricavare qualche voto in vista delle elezioni di maggio 2016), tutto questo tenendo conto dei tagli al servizio e della contrazione del parco veicoli, nonché del personale viaggiante.

Dubbi a parte, i fatti sono che cinque motrici serie 2800, su 9 accantonate, sono state rimesse in servizio. Se non sono per il 13 tram, sarà per la necessità di avere altro materiale rotabile: se Gtt deve rimettere in marcia tram che in qualche modo hanno otto decadi sulle spalle, significa che il bisogno di vetture è reale e l’amministrazione dovrebbe accorgersi di tutto questo, invece che pensare all’ennesima app per smartphone. Costa molto meno sviluppare un’app che dice se e quando passa il tram, piuttosto che comprare nuovi tram, ma di questo passo i tram finiranno e le app diventeranno utili come un venditore di ghiaccioli al polo sud. E a quel punto che si farà?

Via Nicola Fabrizi: qualcosa si muove?

Rete

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Giungono in redazione numerose segnalazioni di avvistamenti in via Nicola Fabrizi del carro-torre di manutenzione della linea aerea. Sono passati quasi due anni esatti dalla sera dell’incidente in cui gli operai addetti al montaggio delle luminarie di Natale, danneggiarono la linea aerea e provocarono inconsapevolmente (?) la scia di eventi che ha portato il 13 alla gestione automobilistica, alla creazione del 13/ e al dimezzamento dei passaggi, alla successiva sospensione e poi soppressione del 13/ tram… Le foto in alto documentano proprio i giorni in cui erano iniziati i lavori di ripristino della linea aerea danneggiata, lavori mai portati a conclusione per chiara volontà politica.

Riguardo questo tratto di rete circolano tantissime voci. L’assessore ai trasporti, Claudio Lubatti, in occasione dell’inaugurazione del 6 in piazza Statuto lo scorso 18 aprile, affermava che il 13 sarebbe tornato tram in settembre. Poi si parlava di novembre. Poi “nuovo anno”… promesse elettorali o no, resta il fatto di un impianto tranviario completamente rinnovato nel 2010 e abilitato alla circolazione dei tram a pianale ribassato, ma non percorribile perché mancano poco più di un centinaio di metri di linea aerea. Ripristinarlo, anche solo come binario di servizio, sarebbe un grosso atto di rispetto verso i lavoratori e il lavoro pagato dalla collettività nel 2010.

Incidente su linea 4

Incidenti, Linea 4

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Intorno alle 14.30 del 18 novembre, una motrice di linea 4 diretta verso Mirafiori, percorrendo lo scambio che da corso Unione Sovietica immette sul raccordo di corso Lepanto, svia con il terzo carrello. Data la velocità ridotta e le attenzioni del guidatore, lo sviamento è stato minimo, benché fonte di ingorghi per l’ingombro del trafficatissimo incrocio di corso Lepanto. Nessuna conseguenza per i passeggeri e danni contenuti al tram, ma una scia di vuote polemiche da parte di alcuni residenti dei palazzi limitrofi, i quali accusano il tram di essere pericoloso, troppo veloce e talmente rumoroso da non poter neppure cenare (cit.)! I fatti parlano invece di un tram che a idonea velocità è transitato sullo scambio, il quale si è molto probabilmente guastato facendo sviare la vettura.

Ultimo viaggio per le 7000

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E’ cominciato quello che dovrebbe essere l’ultimo viaggio, sui binari di Torino, dei tram serie 7000. Dopo che sono falliti tutti i tentativi di rivendere le motrici come vetture usate, tocca ora gestirle come rottame ferroso (con un discreto valore!). Per questo motivo si è iniziato a trasferire, di notte al traino, la 7009 all’officina Centrale per il recupero di tutte le componenti elettriche e meccaniche che possono ancora essere utilizzate sugli altri tram. Si parla che entro fine anno i binari esterni del deposito Venaria saranno sgombri da questi tram. E’ giunta davvero la fine…

Nuovi capilinea

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Ecco due dei nuovi capilinea attivi dal mese di novembre. Il primo è quello della linea 66 in corso Quintino Sella mentre più in basso la linea 27 in via XX Settembre. Il primo è un taglio della linea che permette un risparmio di un po’ di km mentre la seconda modifica rende disponibile agli autisti servizi igienici pubblici sempre disponibili (in via Bertola) mentre in corso Matteotti l’accesso al bagno era subordinato all’apertura di alcuni esercizi commerciali. Sempre per la questione del servizio igienico la linea 60 doveva arrivare in corso Stati Uniti, ma per la seconda volta la modifica è slittata.
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