Sono trascorsi solo 8 giorni dall’incendio della 2520, che un altro autobus Cityclass, questa volta a metano da 18 metri, ha preso fuoco. Di certo in questo caso i filtri antiparticolato incriminati non hanno alcuna colpa, visto che nei bus a metano il motore è un benzina. L’unica coincidenza tra questi due fatti è la vicinanza temporale, dopotutto erano anni che non si verificava nulla di simile. Il fatto è avvenuto il 14 maggio sulla linea 75, protagonista la vettura 1295.
Rimbalza alla cronaca la richiesta del Comune di Torino per 150 milioni di Euro, per poter acquistare 55 nuovi tram. E’ questa la cifra che l’assessore Claudio Lubatti ha fatto al Ministro dei Trasporti Graziano Delrio. Il problema di fondo è che c’è l’impanto fisso, ma non tram sufficienti (o sufficientemente moderni). Nel corso degli anni, i mezzi pubblici che viaggiano su rotaia sono stati progressivamente sostituiti dagli autobus, i quali sono a breve termine più economici ma anche meno confortevoli, più ingombranti, più inquinanti e dalla vita molto più breve. Il piano del comune di Torino prevederebbe 30 nuovi tram monodirezionali a pianale ribassato da 25 metri (per un costo di 2,5 milioni a pezzo) e altri 25 tram bidirezionali da 34 metri da destinare a una nuova linea sul Passante, probabilmente si intende il nuovo percorso per la linea 10 (3 milioni cadauno): in tutto 150 i milioni.
In realtà di soldi da richiedere sarebbero qualcuno in meno, visto che circa 20 milioni di Euro erano già stati stanziati nel 2008: http://www.comune.torino.it/ucstampa/2008/article_943.shtml ma dopo le dichiarazioni non si passò più ai fatti. Speriamo che questa richiesta non sia l’ennesima boutade, l’ennesima mossa per far credere di fare qualcosa e poi tanto alla prossima legislatura tutto sarà dimenticato… speriamo non sia così!
Nel pomeriggio di ieri, 5 maggio, l’autobus Cityclass numero 2520, fino a quel momento in servizio sulla linea 49, prende fuoco al capolinea di Settimo Torinese. L’autista si accorge di quanto sta avvenendo e fa scendere i 4 passeggeri a bordo e si allontana dal veicolo con le fiamme già troppo alte per tentare di estinguerle con l’estintore di bordo. Arrivano i vigili del fuoco che spengono le fiamme dopo oltre un’ora di lavoro. Il mezzo viene quindi trainato al deposito di Venaria dove sarà esaminato per comprendere le cause dell’incendio. Spesso, simili incidenti avvengono per via dell’olio motore bollente che si incendia (causa scintille o raggiunta temperatura di combustione) e le fiamme avvolgono velocemente il mezzo, distruggendolo.