Entrata in servizio da poche ore, la 2898 sfoggia una nuova pubblicità integrale: Peserico, ovvero un’azienda manifatturiera Veneta, fondata a Cornedo Vicentino nel 1962 dall’omonima signora Maria Peserico. Nasce come piccolo laboratorio specializzato in pantaloni femminili che – in meno di un decennio – si trasforma in azienda con oltre cinquanta dipendenti. Una crescita costante la arrivare, nel 2018, il marchio Peserico a essere distribuito in 1.110 punti vendita del mondo e in oltre 20 negozi monomarca, tra cui quello in pieno centro a Torino, in via Gobetti. Per la prima volta appare su una pubblicità integrale.
Da quando la linea 84 è passata sotto la gestione Gtt, che vi impiega i nuovi Byd K7 elettrici, la linea VE1 ha iniziato a soffrire carenza di materiale mobile. E’ vero che i nuovi bus elettrici sono soltanto 8, ma è anche vero che sulla linea 84 al massimo si vedono due bus contemporaneamente. Così tutti i giorni della prima settimana di servizio sono uscite macchine a metano e addirittura a gasolio sul VE1 (come la 1214 che è l’antitesi del bus elettrico in fatto di inquinamento atmosferico!). In basso e in altro varie immagini immortalate durante questa prima settimana di Aprile.
In piazza Carlo Felice sono in fase di rimozione, sul lato ovest, i binari dell’antico anello tranviario, utilizzato in regolare esercizio fino all’agosto 1966 e rimasto collegato alla rete fino alla fine degli anni ’70. Si tratta del tratto più esteso di impianto tranviario “storico” con i binari più vecchi e da più tempo inutilizzati.
Qui in basso una foto dei primi anni ‘2000 dell’amico Mauro P. del tratto di binario attualmente in fase di eliminazione definitiva.
Altri binari antichi, di epoca coeva e lungamente inutilizzati, si possono trovare (benché quasi interamente sommersi dall’asfalto) in largo Re Umberto e in via Lavagna. Tutti gli altri binari sscollegati sono stati utilizzati almeno fino al 1982 (es. via Stelvio o via Crevacuore) o in tempi ancora più recenti (es. via Fidia 2002).
Nell’acquistare i bus elettrici la precedente amministrazione aveva nel 2016 stabilito che nell’area metropolitana torinese sarebbe stato previsto l’arrivo di nuovi bus elettrici per essere utilizzati su una linea torinese (il 6, poi anche il 19), altri per Settimo Torinese (impegnati sul SE1-SE2), altri ancora per Collegno/Pianezza (la linea CP1), mentre 2 autobus da circa 7 metri e mezzo si prevedeva di utilizzarli a Nichelino e Moncalieri. Continua a leggere »
A causa di un incidente provocato da un Jeep Cherokee che nella notte del 1° aprile ha perso il controllo a causa di alta velocità e non completa lucidità del conducente, la linea 10 è rimasta limitata sulla tratta Rondò Forca-Largo Orbassano per oltre un giorno e mezzo. Solo nel pomeriggio del 2 aprile la situazione è tornata alla normalità. Così tanti danni per un palo abbattuto? In realtà gli incidenti occorsi sono stati due: il primo ha abbattuto il palo dell’illuminazione pubblica, il secondo è avvenuto a metà mattina, durante le operazioni di messa in sicurezza, quando un camion diretto verso un vicino supermercato è stato fatto transitare per un malinteso ed ha agganciato i cavi della linea aerea (oramai disalimentata), trascinandoli via e decuplicando i danni -oggettivamente contenuti- del precedente sinistro. Continua a leggere »
A memoria non si è mai verificato in tempi recenti di avere tutta la rete tram sostituita con bus, come avvenuto sabato 30 marzo, quando per ordine pubblico si è imposto il fermo di tutti i tram, oltre che di vari servizi turistici (es. linea storica 7, bus turistico, bus Venaria Express, bus Rivoli Express…), come misura precauzionale nei confronti delle minacce dei gruppi anarchici che erano pronti a mettere a fuoco la città. L’intervento delle forze dell’ordine ha permesso di fermare i più facinorosi, sequestrando molto materiale pericoloso, che non è arrivato alla manifestazione, la quale è stata contenuta senza l’uso di repressione.
Sul fronte rete tram, ecco alcune immagini del 30 marzo, in cui si vede il servizio sostitutivo tranviario.
Altre immagini nell’articolo completo!
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