Domenica 5 dicembre ritorna il Trolley Festival in piazza Castello e iniziano i festeggiamenti per i 150 anni del tram a Torino.
In piazza Castello (lato Teatro Regio) dalle 10 alle 19 ritorna il Trolley Festival, giunto alla 15° edizione, dopo un’interruzione di un anno a causa dell’emergenza sanitaria.
Quest’anno la manifestazione, organizzata dall’ATTS (Associazione Torinese Tram Storici) in collaborazione con GTT e con il patrocinio della Città di Torino, è anche l’occasione per l’apertura dei festeggiamenti per i 150 anni del tram a Torino. La prima corsa di un tram a cavalli avvenne infatti il 29 dicembre 1871 tra piazza Castello e la Barriera di Nizza.
Per celebrare l’anniversario, alle ore 12 ci sarà una grande parata di mezzi che rappresentano la storia del trasporto su rotaia. Sfileranno da piazza Castello a piazza Vittorio Veneto lungo via Po il tram rosso e crema del 1911 (festeggia ben 110 anni), le vetture verdi anni 30 (serie 2500) e anni 50/60 (serie 2700, 2800 e 3100) e infine i tram più recenti serie 5000 e 6000. Parteciperanno alla sfilata anche i tram speciali: il tram teatro, con la fiancata che diventa un vero palcoscenico, e la “sabbiera” che sparge la sabbia sui binari in modo da permettere un aumento dell’aderenza tra le ruote e la rotaia soprattutto nel periodo autunnale per la caduta delle foglie. Non mancheranno i tram di altre città restaurati negli ultimi anni da ATTS: il tram interurbano di Roma (della linea di Cinecittà) e quello verde di Trieste.
Come sempre i tram storici porteranno torinesi e turisti in giro per il centro. I tour sono gratuiti con possibilità di lasciare offerte esclusivamente utilizzate per il restauro dei tram storici: prenotazione obbligatoria su EventBrite al link trolleyfestival.eventbrite.it
All’interno del gazebo ATTS saranno a disposizione tanti gadget, libri e curiosità a tema tranviario, molti dei quali rinnovati per l’occasione. Sarà infine possibile associarsi per il 2022: un aiuto importante per il restauro e la manutenzione dei tram storici a Torino.
La matricola più alta della serie 2800, la 2902, promuove il servizio di “food delivery” (perché “cibo consegnato a domicilio” non è alla moda) di Mammt. La particolarità che è si tratta di un servizio di consegna a sorpresa, che ogni giorno a pranzo “ti stupisce con un piatto buono come quelli che solo MAMMT sa fare!” (cit.). Ovvero, il concetto è che mangi quello che passa il convento! Sicuramente qualcosa di buono, visto che l’immaginario cade sulla tipica mamma del meridione (mammt nasce dal dialetto napoletano, ma è un termine diffuso un po’ ovunque nel sud Italia), il cui amore si misura nel numero di portate che serve a tavola, tradizionalmente di buon gusto e dal contenuto ipercalorico.
Tralasciando queste riflessioni, il tram si riconosce per il suo colore vivace, caratterizzato da un giallo canarino predominante, quasi si confonde con la campagna dell’outlet di Vicolungo, molto simile nella scelta cromatica. In foto si vede la vettura 2902 sulla linea 16 CD in corso Massimo d’Azeglio.
Dalle ore 9, circa, di lunedì 22 novembre largo Grosseto viene aperto al transito dei tram. I lavori all’enorme cantiere non sono ancora conclusi ma il binario può iniziare ad essere ufficialmente utilizzato, benché solo fuori servizio (le banchine di fermata sono tutte da concludere!). Da martedì 23 e per almeno 2 settimane, il binario resterà bloccato in orario diurno (dalle 9 alle 16) per permettere il proseguo dei lavori, ma sarà transitabile sempre in serata e nei weekend.
In alto vi è uno schema del nuovo assetto dei binari con i 4 nuovi scambi, due di ingresso (034 e 038) e due di uscita (033 e 037). Il binario di via Stradella resta ancora chiuso al transito in attesa dei lavori in piazza Baldissera.
La linea 9 prosegue quindi la gestione con autobus, in ogni caso obbligata anche dal cantiere di corso Raffaello, dove si sta distanziando maggiormente la banchina in modo da ridurre il rischio di auto parcheggiate male che sbordano sul binario (foto in basso). Quest’ultimo cantiere è previsto fino al 14 dicembre.
Comunicato stampa del Comune di Torino:
La Giunta Comunale ha approvato la convenzione tra il comune di Torino e il Ministero della Infrastrutture e della Mobilità sostenibili per l’erogazione di un finanziamento statale di oltre 126 milioni e 780mila euro destinati al trasporto rapido di massa.
Le risorse sono destinate a quattro diversi interventi: la realizzazione in piazza Bengasi del parcheggio pubblico interrato di interscambio con la linea 1 della metropolitana per il quale è previsto un contributo aggiuntivo di quasi 5 milioni e 480mila euro da parte del Ministero per l’Ambiente); sulla linea tramviaria 3, del capolinea in corso Quintino Sella e l’anello di ritorno in largo Toselli; della linea tramviaria 10/ attraverso il collegamento con corso Giulio Cesare lungo via Cecchi e corso Emilia e per l’acquisto di 40 nuove motrici tranviarie in due lotti funzionali (rispettivamente da 30 e 10 unità).
Nel corso della riunione di questa mattina, in cui è stato preso in esame il piano di Trasporto pubblico urbano, si è deciso di mantenere in via Brissogne il capolinea del 15, per il quale era stato presentato al Ministero delle Infrastrutture un progetto per il suo trasferimento nei pressi dell’ospedale Martini insieme alla realizzazione di un diverso tracciato.
“Oggi in Giunta abbiamo deciso che non verrà spostato il capolinea del tram 15, nonostante il finanziamento appena comunicato dal Ministero. Attiveremo le interlocuzioni necessarie perché i 9 milioni previsti possano trovare altra collocazione per il trasporto pubblico torinese – ha detto l’assessora Chiara Foglietta che ha annunciato, a questo proposito, l’intenzione di coinvolgere il sindaco di Grugliasco e il rettore di UniTo Stefano Geuna – Ci siamo opposti a questo progetto durante lo scorso mandato, che crea disagi a migliaia di cittadini e cittadine, e quindi non andremo avanti in un percorso in cui non crediamo”.
Si tratta di un nuovo tassello della telenovela sui soldi per i nuovi tram? I primi 30 nuovi HitachiRail sono in costruzione ma per essere riusciti ad arrivare a questo punto occorre ricordarsi della lunga e travagliata storia:
- 7 aprile 2008: la Regione Piemonte delibera lo stanziamento di 23 milioni di Euro per l’acquisto di 11 nuovi tram
- 29 dicembre 2008: il Comune si aggrega alla spesa della Regione, mettendo da parte quasi 8 milioni di Euro. I tram salgono a 16 da 34 metri e 9 da 25 metri.
- febbraio 2011: Gtt ribadisce l’intenzione di acquistare 13 (?) nuovi tram tra il 2012 e il 2013
- 8 maggio 2015: spinti dall’entusiamo della visita del ministro Delrio a Torino, il Comune chiede il finanziamento di 150 milioni per poter acquistare 55 nuovi tram.
- 10 marzo 2017: 27 milioni richiesti al ministero dei trasporti per 10 nuovi tram da 25 metri
- 3 gennaio 2018: il Ministro dei Trasporti Delrio decreta il finanziamento per il prolungamento a Cascine Vica della metropolitana e 75 milioni di Euro per nuovi tram.
- 14 maggio 2019: il Comune di Torino approva la convenzione con il Ministero dei Trasporti per l’utilizzo dei fondi deliberati nel gennaio 2018: arriveranno così 30 nuovi tram che potranno accogliere anche 2 passeggeri in carrozzella
- 16 novembre 2021: il Comune di Torino approva una nuova convenzione con il Ministero dei Trasporti per vari interventi, tra cui l’acquisto di 40 tram che si aggiungeranno ai 30 già finanziati nel 2019.
Comunicato ufficiale del Comune di Torino:
La Giunta Comunale ha approvato la convenzione tra il comune di Torino e il Ministero della Infrastrutture e della Mobilità sostenibili per l’erogazione di un finanziamento statale di oltre 126 milioni e 780mila euro destinati al trasporto rapido di massa.
Le risorse sono destinate a quattro diversi interventi: la realizzazione in piazza Bengasi del parcheggio pubblico interrato di interscambio con la linea 1 della metropolitana per il quale è previsto un contributo aggiuntivo di quasi 5 milioni e 480mila euro da parte del Ministero per l’Ambiente); sulla linea tramviaria 3, del capolinea in corso Quintino Sella e l’anello di ritorno in largo Toselli; della linea tramviaria 10/ [il primo nome del progetto della linea 12 senza però il riutilizzo del tunnel di via Stradella ndr.] attraverso il collegamento con corso Giulio Cesare lungo via Cecchi e corso Emilia e per l’acquisto di 40 nuove motrici tranviarie in due lotti funzionali (rispettivamente da 30 e 10 unità).
Nel corso della riunione di questa mattina, in cui è stato preso in esame il piano di Trasporto pubblico urbano, si è deciso di mantenere in via Brissogne il capolinea del 15, per il quale era stato presentato al Ministero delle Infrastrutture un progetto per il suo trasferimento nei pressi dell’ospedale Martini insieme alla realizzazione di un diverso tracciato.
“Oggi in Giunta abbiamo deciso che non verrà spostato il capolinea del tram 15, nonostante il finanziamento appena comunicato dal Ministero. Attiveremo le interlocuzioni necessarie perché i 9 milioni previsti possano trovare altra collocazione per il trasporto pubblico torinese” – ha detto l’assessora Chiara Foglietta che ha annunciato, a questo proposito, l’intenzione di coinvolgere il sindaco di Grugliasco e il rettore di UniTo Stefano Geuna – “Ci siamo opposti a questo progetto durante lo scorso mandato, che crea disagi a migliaia di cittadini e cittadine, e quindi non andremo avanti in un percorso in cui non crediamo”.
http://www.comune.torino.it/ucstampa/comunicati/article_746.shtml
Avvistata la seconda vettura, la 2891, integralmente pellicolata Immobiliare.it dopo la già nota 2880. In foto ripresa la 2891 in corso Duca degli Abruzzi angolo corso Einaudi.
La motrice 6053, protagonista del collaudo dell’impianto di largo Grosseto, si distingue dalle altre vetture per la pubblicità integrale dedicata alle finali ATP in corso di svolgimento a Torino. Qui è ripresa sulla linea 10 che, insieme alla linea 4, porta gli spettatori verso il PalaAlpitour situato vicino allo stadio Olimpico Grande Torino.
Il nuovo impianto di Largo Grosseto ci permette di ammirare alcune novità nell’ambito della linea aerea.
In primo luogo ci sono le nuove “mensole” con i relativi tiranti (foto in alto e foto seguente): di questi si è ampiamente già trattato alcuni giorni fa in un post dedicato.
Un’altra novità, molto simile a quanto visto sulla tramvia di Firenze, è il divisore di cui vi è un esemplare all’altezza di via Orbetello (foto in basso):
Tale divisore ricorda i suoi omologhi di Firenze, visibili ad esempio sul ponte tranviario costruito ex-novo sull’Arno:
Si tratta decisamente di una innovazione rispetto ai tradizionali divisori della rete di Torino, ben visibili nella pagina del sito dedicata al tema della linea area.
Infine un aspetto curioso dato dallo zoom e dalla prospettiva:
Su corso Potenza la linea aerea è più simile alla catenaria ferroviaria e da questa inquadratura è enfatizzata la poligonazione della linea di contatto. L’immagine si può ingrandire per meglio esaminare il dettaglio.
Nella tarda mattinata di oggi, 13 novembre 2021, si è svolto il collaudo dell’impianto di Largo Grosseto da parte del comitato tecnico ministeriale (Ustif) e del comitato tecnico del Gtt, alla presenza dei capi cantiere. La prova è stata eseguita con una motrice serie 6000 e una serie 5000, in rappresentanza di tutte le tipologie di tram presenti sulla rete di Torino. Da quanto visto sul campo non sembrano essere state rilevate anomalie di particolare entità: voci dei giorni precedenti avevano fatto temere ulteriori ritardi a causa di problemi geometrici della linea che per fortuna non sono stati rilevati durante il collaudo. L’impianto sarà quindi aperto nel corso della prossima settimana e i tram potranno finalmente tornare al Venaria dopo 5 mesi, con due mesi di ritardo causati dai problemi mondiali di approvvigionamento delle materie prime.
Per la linea 9 la gestione bus proseguirà sicuramente fino al 14 dicembre.
Altre immagini sono disponibili nel proseguo dell’articolo.
E’ ufficiosamente partito il conto alla rovescia per la riapertura dell’impianto di corso Potenza e di conseguenza del deposito Venaria. Secondo le voci nella giornata di venerdì 12 novembre l’impianto fisso sarà collaudato e verrà attivato. Nel weekend 13-14 novembre i tram lasceranno quindi il piazzale dell’Allianz Stadium e torneranno a Venaria dopo 2 mesi trascorsi. Per la linea 9 tram, invece, sarà necessario attendere ancora qualche settimana dato che i lavori stradali sono tutt’ora un po’ in arretrato, come evidenzia la foto in basso, #gentilmenteconcessa, ripresa lo scorso 30 ottobre.