2883 con Gros Market

Pubblicità, Serie 2800

Gros Market è una catena di negozi all’ingrosso per clientela professionale. L’unico punto vendita della città metropolitana di Torino è a Rivoli. Non è il primo tram -in assoluto- serie 2800 che viene pellicolato con una loro promozione, ma da ieri la 2883 è stata decorata e sarà visibile nei prossimi giorni in linea.
Come fare quindi a incontrarlo? Grazie alla nuova funzionalità del sito Tramditorino.it, in homepage dove vi è la situazione delle linee è ora presente anche la lista delle matricole dei veicoli impegnati. La lista non è presente solo in homepage ma anche nella sezione “situazione linee“.

Stop ai lavori in corso Belgio (ipocrisia ecologista?)

Lavori, Linea 15

Il progetto del rifacimento delle alberate di corso Belgio ha radici (è proprio il caso di dirlo) profonde. Già nell’estate 2022 era stato presentato il progetto dall’assessore Tresso (vedasi articolo su Repubblica) ma solo con l’estate 2023 si sarebbe partiti con il piano operativo. Il Comune ha presentato l’8 giugno il progetto: http://www.comune.torino.it/verdepubblico/evidenza/nuovi-alberi-per-il-futuro-verde-di-corso-belgio/ ma subito gli ambientalisti si sono mossi in difesa del “verde”.

Bisogna ammettere che il colpo d’occhio delle alberate in corso Belgio non è negativo, gli alberi, quasi tutti aceri, appaiono in gran parte rigogliosi e non sembrano avere i 74 anni di età media. L’alberata fu piantata nel 1949 durante la ricostruzione: nel periodo bellico buona parte delle piante della città fu danneggiato o per gli eventi bellici o per ricavare legna da ardere e altra materia prima.

Nel marzo 1965 si vede il filare di aceri appena potato e di dimensioni molto ridotte rispetto all’attuale situazione, presentata da una carrellata di immagini del Comune di Torino che evidenzia non solo lo stato delle piante ma anche il parcheggio selvaggio attorno ad esse.

Questo è il problema: le automobili sostano a ridosso delle piante, soffocandone le radici, già sacrificate sotto all’asfalto coperto dai binari del tram. Nell’immagine del 1965 si nota come la corsia tranviaria fosse in sede propria e le radici potevano respirare benché passasse il binario. Ma con la posa dell’asfalto anche questa parte è stata sigillata: è quindi colpa del tram oppure sono i veicoli su gomma ad aver peggiorato l’ambiente, imponendo il catrame ovunque?
Che dire poi dei parcheggi? Gli amanti delle piante si butterebbero contro le motoseghe del Comune, ma guai a spostare la propria automobile da lì!



Le immagini mostrano bene come poco bene si vuole a queste piante, soffocate in spazi ridotti a ridosso della strada. Il progetto del Comune prevede 212 nuovi peri che si sommerebbero a ulteriori 25 biancospini, 24 platani e 8 noccioli. Ciascuna pianta vedrebbe assicurato uno spazio vitale maggiore dell’attuale, con aiuole protette e parcheggi distanziati. Parcheggi che comunque nel complesso (anche grazie all’eliminazione totale delle fermate dismesse) resterebbero sostanzialmente pari come numero, si parla di soli 13 stalli in meno su tutto il corso.


Sicuramente il numero di piante sarà inferiore all’attuale, ma avrebbero più spazio per crescere e nell’arco di 5/7 anni raggiungerebbero valori di ombreggiamento e di mitigazione del fenomeno isola di calore paragonabili a quelle delle piante attuali.

Quindi come mai tanta avversione a questo progetto? Sicuramente da un lato l’effetto sentimentale: vedere il rendering in alto e confrontarlo con la foto del tram storico in corso Belgio (foto del maggio 2023) porta a prediligere l’attuale configurazione. Ma le piante di corso Belgio non stanno bene. I promotori del “salviamo le piante” parlano addirittura di togliere il tram in favore di bus a batteria, se -come dicono- è colpa del tram. Ma abbiamo mostrato come al tempo dei tram corso Belgio aveva meno asfalto… bisogna dire grazie ai veicoli su gomma se le piante sono state soffocate. Forse questi “ambientalisti” temono di perdere il proprio parcheggio o che tutto quello spazio lasciato alle piante potrebbe far stare più veicoli in sosta… non lo sappiamo con certezza. Vediamo invece che basta poco, un incidente tra un furgoncino e un’automobile, per spezzare le “rigogliose” piante di corso Belgio: https://www.lastampa.it/torino/2023/06/15/news/incidente_corso_belgio_ferito_abbattuto_albero_guerra_comune-12859887/

Purtroppo anche le piante hanno un ciclo di vita: l’acero vive anche 150 anni e attualmente siamo quindi giunti a metà della loro esistenza. Ma a quale prezzo si vogliono preservare queste piante? Facendole soffrire.

Nel 2003 corso Spezia vide la costruzione del sottopasso e ben 120 piante erano incompatibili con il cantiere, di queste 89 vennero abbattute tra le numerose proteste. Le nuove piantumazioni lasciarono un paesaggio desolato, spoglio, ma a 20 anni di distanza quelle stesse piante hanno riportato il panorama in una situazione equivalente a quella pre-lavori. Sarà la stessa cosa in corso Belgio… ma nessuno guarda più nel futuro, tutto deve essere subito.

Eppure il vero significato della vita è quello di piantare alberi, sotto la cui ombra non prevedi di sederti. (Nelson Henderson)

8011 a Torino (e avanzamento procedura di immissione in servizio)

Serie 8000

Arrivata oggi la motrice 8011 nel deposito Venaria, dove vengono ora scaricate tutte le nuove vetture HitachiRail. Il trasporto eccezionale era stato già avvistato sabato 17 giugno all’altezza del casello di Alessandria della A21. Salgono così a undici le vetture giunte a Torino.

Ma come procede l’immissione in servizio di questi tram? La prima vettura, la 8004, dopo i test finali del 12-13 aprile scorso è in attesa dell’ok per l’immissione in linea. Si tratta della pratica più critica essendo il primo tram di questa tipologia a circolare sulla rete di Torino. Le altre vetture, eccetto le ultime consegnate, hanno già gli incartamenti pronti ma finché non viene autorizzata la 8004, non potranno essere sottoposte anch’esse all’esame finale. Una volta sbloccata la prima vettura, sarà possibile istruire i manovratori e le altre vetture entreranno in servizio al ritmo di 2/3 al mese. Intanto l’immagine della 8001 fa da sfondo ai cantieri di via Rossini: quando via Po riaprirà al traffico le 8000 saranno in servizio da un po’…

2901 con 1664

Sito

1664 è il marchio di una birra francese molto diffusa anche in Italia, prodotta industria Brasseries Kronenbourg di Cronenbourg (nella regione dell’Alsazia, territorio oggi francese ma per lungo periodo possedimento tedesco, motivo per il quale tanti nomi hanno origine germanica). Sulla 2901 viene pubblicizzata la nuova birra “blanche” realizzata con l’unione del succo di agrumi, non molto diversa dalla cugina tedesca “Radler”, ma molto più alcolica (mantiene circa il 5% di volume). Questa birra viene venduta in una bottiglia blu, colore ripreso dalla pubblicità integrale.

8010 consegnata a Venaria

Serie 8000

La motrice 8010 è stata consegnata nel deposito Venaria nella mattinata del 9 giugno. Una settimana dopo, il 16, è stata trasferita nell’Officina Centrale per l’avvio dell’iter di prove necessarie per la presentazione (ad Ansfisa) della domanda di immissione in servizio.

Fast & Furious: Gtt edition

Incidenti, Linea 13, Serie 5000

Spettacolare incidente questo tardo pomeriggio, 7 giugno 2023, lungo la linea 13 in via Fabrizi angolo corso Lecce: un tram ha colliso contro un’autoscala dei vigili del fuoco, provocandone il ribaltamento e deragliando con i primi due carrelli. L’unica fortuna è l’assenza di conseguenze alle persone: sono risultati feriti lievi i due vigili del fuoco sull’autoscala e una passeggera del tram. I danni ingenti al veicolo dei vigili del fuoco, gravi ma non troppo quelli sul tram. Non sono passati neppure due giorni dall’incidente della linea 9 che un altro evento ancora più spettacolare si presenta sul palcoscenico torinese: eppure le riprese di Fast&Furious sono terminate da un po’!
Il resto dell’articolo nella pagina seguente… Continua a leggere »

Sembra un film, ma non lo è

Incidenti, Linea 9, Serie 5000

Intorno all’ora di pranzo in corso Ferrucci angolo via Cavalli si è verificato un deragliamento degno di un copione di Fast&Furious. Il tram della linea 9, la vettura 5001, procedeva verso Porta Nuova quando d’improvviso una ruota si è staccata da un’automobile in transito ed è finita nella sede tranviaria, proprio mentre sopraggiungeva la motrice. La gomma si è infilata sotto al carrello e l’ha alzato quel tanto da farlo uscire dai binari. Come ci racconta un testimone che viaggiava a bordo del tram (autore del video in basso), a parte il sobbalzo e lo spavento iniziale, non vi è stata alcuna grave conseguenza poiché la vettura stava procedendo a velocità ridotta. Il danno peggiore l’ha subìto il tram nella zona della pedana ribaltabile, deformata nel sottocassa dalla ruota incastrata. Inizialmente a bordo si pensava a una pietra o a una rottura di qualche elemento del tram o del binario. La realtà invece ha superato ogni immaginazione. In apertura e chiusura dell’articolo due immagini delle fasi di recupero del tram: l’assicurazione dell’autoveicolo ne avrà di spese da rimborsare!

1980-2023: come cambiano i tempi dei lavori

Lavori

Il 1° luglio 1980 partivano i lavori di rifacimento di via Po: sistemazione delle lose, cambio dei binari (posati negli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale) e lavori ai sottoservizi. Come racconta Stefano Silvestro (foto sotto), al tempo uno dei capicantiere oggi in pensione e intervistato da TorinoToday, servirono 43 giorni di lavoro (3 mesi complessivi) per portare a termine tutto il cantiere.

Oggi, nel 2023, per un lavoro analogo sono previsti 20 mesi! Il Comune, per risparmiare, intende non posare le storiche lose e giustifica la rinuncia alle pietre per via dei costi elevati e dei tempi maggiori (2-3 mesi in più rispetto alla semplice asfaltatura), che farebbero sforare il cantiere nel 2025, impedendo la rendicontazione per l’accesso ai fondi ministeriali che impongono la conclusione entro il 2024.

Come è possibile che il medesimo lavoro abbia quasi decuplicato i tempi (per non parlare dei costi) nell’arco di 40 anni?

Vogliamo sottolineare qui un dato che deve far riflettere tutti: da dopo la guerra ad oggi, in circa 70 anni, i binari del tram sono stati cambiati 1 sola volta, nel 1980 e via Po ha subito un completo rifacimento solo in quell’occasione. Nessuna strada asfaltata sarebbe durata tanto, nessuna corsia percorsa dagli autobus (gasolio, metano o elettrico) durerebbe così a lungo. Inoltre le lose vengono completamente riutilizzate mentre per l’asfalto è necessario materiale nuovo, ottenuto dal petrolio. Dove sono i Fridays, ambientalisti e gretini vari?

Arrivata la 8009

Serie 8000

Giovedì scorso, 1° giugno, è stata consegnata la motrice 8009, nono esemplare della serie di tram HitachiRail. I tecnici sono già al lavoro per iniziare i 500 Km propedeutici per il conseguimento dell’autorizzazione alla circolazione. Per ora resta nel deposito Venaria dove sono due le corsie interamente occupate dai nuovi tram, in attesa del via libera per il loro utilizzo.

2887 francesina

Pubblicità, Serie 2800


Torna la promozione della vallata di Serre Chevalier – Briançon, in Francia, sulla 2887. Quest’inverno avevamo visto i medesimi luoghi, ma innevati, sulla 2898. Ora tocca al periodo estivo con i paesaggi montani. Questo tram si contrappone al suo omologo promozionale della riviera francese, la 2888, in circolazione proprio in questo periodo.

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