Sono arrivati a Torino, per il vettore Tundo, due nuovi autobus da 12 metri, acquistati usati dalla Spagna. I due veicoli della compagnia Alcalà Bus della regione di Madrid, entreranno presto in servizio sulle linee gestite dal vettore Tundo, tra cui 21, 22, 38 scolastico, 36 paracca, 88, 89-89/, 90, 91, 92, 93/, 94, 95-95/, 96, 97, 98. Di certo i nuovi veicoli serviranno anche per reintegrare l’Europolis schiantatosi il 3 giugno scorso contro le colonne dei portici di via Cernaia e non più utilizzabile.
Torniamo a parlare dello spot Rover con il tram torinese come co-protagonista. Probabilmente la casa automobilistica sarà felice delle polemiche seguite alla messa in onda dello spot, se ragionano con lo spirito di Oscar Wilde (Bene o male, purchè se ne parli) e la nostra redazione non intende aggiungere altre polemiche, semplicemente c’è l’intenzione di aggiornare sull’evolversi della vicenda.
Già il 28 agosto scorso una lettera a Specchio dei Tempi anticipava le polemiche, scrivendo:
«In questi giorni si stanno girando in Torino le riprese di uno spot di un noto fuoristrada e per l’occasione viene utilizzato anche un tram torinese “arancione”; lo spot rappresenta una sorta di “inseguimento” fra le un suv e un tram, con (ovvia) vittoria del suv. Sono chiaramente molto felice ed orgoglioso, da torinese, che la nostra città sia stata scelta come set e spero che capiti sempre più spesso; ma allo stesso tempo mi rammarica pensare a quale messaggio viene veicolato dallo spot, cioè che il trasporto privato è “meglio” di quello pubblico (in particolare, il nostro: si fa in fretta ad associare l’immagine alla città). Torino sta cercando (faticosamente) di migliorare la rete dei trasporti pubblici incentivando l’uso di tram e bus al posto dell’auto, la contraddizione è proprio difficile da digerire… senza contare poi che (da quanto so) la produzione dello spot ha richiesto che il tram fosse il più sporco possibile, sicché anche l’immagine del nostro sistema di trasporti pubblici non ci guadagna. Mi auguro che in futuro gli spot possano rappresentare non soltanto le bellezze architettoniche della città, ma anche l’efficienza dei suoi servizi!».
Arriva il 24 settembre anche Repubblica con un articolo che riprende le polemiche scaturite, dopo che una pagina su Facebook ha riportato il link del filmato pubblicato qui il giorno precedente. Per Repubblica non è cosa nuova “pescare” sui siti internet per trovare le notizie, è solo del 22 settembre l’utilizzo dell’immagine del 35 al capolinea di Nichelino, per un articolo sull’assurda “vendetta” di un folle, commessa proprio in quel di via Amendola. Ma questa è un’altra storia…
Il succo della polemica riguarda l’immagine distorta che viene data del modo di guidare dei manovratori torinesi. Bisogna dire che tale lettura non giunge alla prima visione dello spot, ma solo dopo parecchio tempo tanto che all’inizio le brusche frenate, unite allo zigzagare del suv, fanno più pensare alla guida pericolosa del veicolo privato, che non al manovratore innamorato dell’ultimo modello Rover.
Come tutti gli spot “normali”, anche questo finirà nel dimenticatoio alla prossima campagna. Oggettivamente parlando, benché realizzato da fior fior di registi e autori, non ha nulla di indimenticabile, non passerà alla storia né resterà nell’immaginario collettivo, al contrario di altre campagne, magari meno ricercate, ma decisamente più incisive.
Vogliamo quindi concludere ricordando uno spot Sky del 2009, con comparsa di un tram serie 2800 in via Pietro Micca:
In questi giorni si sta lavorando al teleriscaldamento in via Assietta e il cantiere ha ora raggiunto il tratto compreso tra via Camerana e via San Secondo, dove prima di poter procedere allo scavo è necessario rimuovere i binari, già da oltre un decennio disconnessi dalla rete. Questi binari furono l’ultimo capolinea della linea 6 prima della riforma 1982 e da allora non sono più stati percorsi da alcuna linea regolare. Un altro piccolo pezzo di storia che scompare nel mare del tempo.
A circa un mese dalle riprese in via Pietro Micca (vedere articoli del 21 e 24 agosto), ecco lo spot della Range Rover con la 2839 protagonista:
https://www.youtube.com/watch?v=PhIXx5y1XFo
In queste ore si sta provvedendo a liberare l’area di cantiere in corso Massimo d’Azeglio poiché i lavori di rinnovo binari sono conclusi con alcuni giorni di anticipo rispetto al previsto. Il binario ovest deve tornare ad essere alimentato e, fatti i dovuti collaudi, potrà nuovamente essere utilizzato. Secondo i programmi il tram tornerà a circolare su questo tratto di rete da lunedì 29 settembre, giorno in cui terminerà sia la gestione automobilistica del 16CD che la deviazione della linea 9 su via Madama Cristina. In alto due immagini di lunedì 15 settembre.
AGGIORNAMENTO: la deviazione della linea 9 termina il 17/9. Da giovedì 18 il tram riprenderà il suo percorso regolare in corso Massimo d’Azeglio. Il 16CD invece resta autobus fino al 27/9.
I poco più di 50 metri di corsia riservata da riasfaltare, oggetto dei lavori della settimana 8-12 settembre, sono stati completati abbondantemente nei tempi previsti. Resta solo da ricollegare la linea aerea e sia la linea 4 che la 9 potranno ritornare sui loro percorsi già da sabato 13. In alto un’immagine del 10 settembre, con gli operai al lavoro, ed in basso un’immagine dell’11 settembre, con la corsia completamente riasfaltata.
Sono iniziati oggi i lavori di asfaltatura della corsia tranviaria di corso Vittorio Emanuele II, nel tratto percorso dalle linee 4 e 9. La giornata di lunedì è stata impiegata per isolare la rete aerea come mostra l’immagine in alto.
I tram della linea 9 deviano nella sola direzione di corso Massimo d’Azeglio sul binario di corso Stati Uniti, percorrendo prima corso Re Umberto e poi via Sacchi. Anche i veicoli della linea 4 diretti a Mirafiori percorrono corso Stati Uniti, raggiunto deviando sui corsi Matteotti e Re Umberto, prima di ritornare in via Sacchi sul percorso regolare. I lavori dovrebbero proseguire solo fino a venerdì 12 settembre.
Due immagini del 4 settembre che documentano l’avanzamento dei lavori e la velocità con cui questi procedono. Cogliamo l’occasione per dare qualche accenno storico alla figura di Massimo d’Azeglio, scrittore, pittore, militare e politico torinese del XIX secolo. Il monumento che lo raffigura, opera del Balzico, si trova all’incrocio del corso omonimo con corso Vittorio Emanuele II dal 1936, prima di allora si trovava di fronte alla stazione Porta Nuova. L’opera raffigura in modo fedele l’illustre cittadino, benché il doppio alto basamento abbia dato al monumento il poco simpatico appellativo di “stufa”. Sul piedistallo si omaggia la memoria del personaggio e viene riportato un brano tratto dal suo testamento politico. Scrittore di romanzi ispirati, come l’Ettore Fieramosca, combatte nelle guerre di indipendenza e come politico arrivò ad essere primo ministro del Regno mentre come pittore si diletta nel tema paesaggistico storico, con risultati apprezzabili. Nasce a Torino nel 1798, nella residenza di famiglia in via Principe Amedeo (all’epoca via del teatro d’Angennes) e sempre a Torino morirà 67 anni dopo, nell’edificio dell’Accademia Albertina.
Dal primo settembre anche la linea 3 è tornata alla gestione tranviaria, seppur sul percorso limitato in corso Tortona. La probabilità di rivedere i tram serie 7000 sulla linea 3 è prossima allo zero, mentre resta la speranza che il tratto di corso Gabetti non sia abbandonato definitivamente, vittima dell’inettitudine, della mancata lungimiranza e dell’incapacità di imporre delle scelte per il bene comune, da parte dell’amministrazione locale.