Il 1° dicembre scorso è caduto il 60. anniversario del gesto di Rosa Parks, simbolo del movimento per i diritti civili, famosa per aver rifiutato nel 1955 di cedere il posto su un autobus ad un bianco, dando così origine al boicottaggio degli autobus a Montgomery e forte spinta alla lotta per l’uguaglianza sociale negli Stati Uniti.
Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo con la campagna #AlPostoGiusto ricorda i 60 anni dal “no” di Rosa Parks su di un autobus dell’Alabama, quel fermo diniego a cedere il posto a sedere riservato ai bianchi che il 1 dicembre del 1955 cambiò per sempre la storia dei diritti civili. A Torino un bus dedicato ha percorso la linea del tram storico 7 con a bordo la lettura di racconti tratti dalle antologie del Concorso letterario nazionale Lingua Madre, dedicato alle donne straniere – anche di seconda o terza generazione – residenti in Italia che, utilizzando la nuova lingua d’arrivo, vogliono approfondire il rapporto fra identità, radici e mondo “altro”. Hanno partecipato le scrittrici Maria Abbebu Viarengo, Sumaia S.Y. Abdirashid, Olga Sohantenaina, Jaqueline Tema, Daniela Finocchi e Serena Blasi del Concorso Lingua Madre e i volontari del Servizio civile nazionale delle Biblioteche civiche torinesi.
Qui in basso due immagini dell’autobus utilizzato per l’occasione:
Maggiori informazioni alla pagina http://www.beniculturali.it/rosaparks e una galleria fotografica dell’evento.
Montgomery. Alabama. E’ il primo dicembre del 1955. Rosa Parks, figlia di James e Leona McCauley e moglie di Raymond Parks, attivo nel movimento dei diritti civili, torna a casa dopo il suo lavoro. Rosa lavora da sarta in un grande magazzino della sua città. Quel freddo giovedì di dicembre non trova altri posti liberi nella parte riservata ai negroes e decide di sedersi al primo posto dietro alla fila riservata i bianchi, nel settore dei posti ‘comuni’.
Subito dopo di lei sale un uomo bianco, che rimane in piedi, essendo terminati i posti a sedere. Dopo poche fermate l’autista chiede a Rosa di alzarsi e lasciare il suo posto all’uomo bianco.
Rosa non si scompone e rimane al suo posto, rifiutandosi di alzarsi con dignitosa fermezza.
L’autista ferma il mezzo e chiama due poliziotti. Rosa viene arrestata e portata in carcere per condotta impropria e per non aver rispettato il divieto che obbliga i neri a cedere il proprio posto ai bianchi nei settori cosiddetti comuni.
Un atto coraggioso, determinato, possente, in seguito al quale si avvia una protesta che poi diventa storica quanto il gesto di Rosa.
Quella stessa notte, Martin Luther King, insieme ad altre decine di leader delle comunità afroamericane, dà vita a una serie di azioni di protesta. Tra queste, il boicottaggio dei mezzi pubblici di Montgomery, affinché fosse cancellata una norma odiosa e discriminatoria che comprometteva persino la normale possibilità quotidiana di sedersi, come gli altri, su un autobus.
Rosa muore a Detroit lunedì 24 ottobre 2005. Passa alla storia come The Mother of the Civil Rights movement e la Casa Bianca ospita le sue spoglie con tutti gli onori.