Fino al 6 giugno l’Aptis sarà in servizio gratuito tra piazza Statuto e la Gran Madre. Dopodiché il bus lascerà Torino (anche se Alstom spera di poterne piazzare un po’!) alla volta della prossima meta. Ma a Torino non bisognerà attendere molto per vedere un altro veicolo in sperimentazione: sarà un altro autobus elettrico con ricarica a “pantografo” effettuata al capolinea. Il percorso sarà dalla Gran Madre fino a via Cavalli, dove al capolinea dello Star sarà allestita una postazione per la ricarica rapida. Il modello di bus dovrebbe essere il Solaris Urbino Elettrico… staremo a vedere se non ci saranno ulteriori sorprese!
Tornando all’Aptis, le prime impressioni sono quelle di un veicolo molto rigido, confermate dai tecnici Alstom che però assicurano miglioramenti nel modello di serie. L’assenza di condizionatore d’aria interno e la minima superficie apribile dei finestrini, lo rende un forno sotto al sole, anche complice l’effetto serra dovuto alle grandi vetrate. La parte più interessante è quella della manovrabilità: non può essere guidato come un bus normale perché il punto su cui fa perno non è allineato con le ruote posteriori ma si trova a centro bus. Ciò comporta che il bus si iscrive nelle curve come fosse un tram a carrelli con un interperno di circa 10 metri. Il disegno in basso chiarisce meglio:
Con quattro ruote sterzanti, rispetto a solo due presenti negli autobus, Aptis occupa il 25% di superficie in meno nelle curve. Queste prestazioni di iscrizione apportano vantaggi alle fermate degli autobus, riducendo al minimo lo spazio necessario per il parcheggio e offrendo un guadagno in termini di spazio disponibile per gli altri veicoli. Sotto i 10 Km/h il bus può passare in modalità accostamento e in automatico si allinea perfettamente al marciapiedi, per facilitare l’accesso a bordo di utilizzatori di sedie a rotelle e viaggiatori con passeggini, riducendo i tempi di fermata. Le ruote posteriori si muovono in modo da far avvicinare il bus al marciapiede anche nelle fermate più strette.
Nella pagina seguente, una carrellata di immagini dell’Aptis durante i primi giri di abilitazione degli autisti. Si ringrazia Fabrizio Moscatelli per il materiale inviato alla redazione.