Via Arsenale: un esempio di cosa non dovrebbe essere fatto

Lavori, Linea 15, Linea 4

Da ieri, 14 agosto, via Arsenale è stata riaperta al trasporto pubblico dopo i lavori di riasfaltatura (quasi) completa che hanno interessato il tratto compreso tra via Santa Teresa e corso Matteotti. In realtà una piccola appendice è arrivata anche nel tratto tra corso Matteotti e corso Vittorio Emanuele II ma non vogliamo rovinare la sorpresa finale. Questo articolo conclude la sequenza di reportage di questo assurdo cantiere.

Come anticipato il 28 luglio scorso, i lavori di asfaltatura di via Arsenale hanno lasciato aperte molte domande: era proprio necessario riasfaltare una via che era stata oggetto di un ampio cantiere solo 8 mesi prima e i cui lavori di ripristino avevano lasciato la via quasi completamente nuova? Se andate a vedere le foto del 2 agosto, scattate prima dei lavori (bisogna sottolinearlo!), sicuramente in molti si chiederanno come mai si tocca una via in quasi perfette condizioni mentre sono lasciate all’incuria molte altre arterie percorse dai mezzi pubblici.

Il manto stradale è stato completamente rifatto a sinistra del binario, nella zona interbinario invece è rimasto l’asfalto applicato nel dicembre 2019 e nella zona tra binario e marciapiede invece sono stati fatti dei rattoppi. Rattoppi che come tali saranno i primi pezzi a volare via, sia perché sollecitati molto dai pneumatici degli autobus, sia perché la posa è tutt’altro che curata. Al confronto le zone rimosse erano posate meglio e in condizioni migliori…

Qui in basso siamo quasi all’incrocio con corso Matteotti. Da notare come se da un lato si sia grattato via asfalto perfetto, usando asfalto nuovo come se fosse regalato, ecco che nella zona interbinario il catrame sia stato posato con estrema parsimonia. Visto che c’erano soldi da buttare, potevano far che rifare tutto… e invece no! Si lascia l’asfalto a scacchiera così i sobbalzi non restano un ricordo! Bisogna dire che secondo le regole del Comune, l’asfalto tra i binari e attorno ad essi per un raggio di qualche decina di cm, è di competenza Gtt. Evidentemente la ditta doveva occuparsi solo della zona di asfalto di competenza del Comune e pertanto dove non sarebbero stati pagati, hanno usato il minimo indispensabile.

Il coordinamento con il settore che si occupa della segnaletica è da manuale: posato l’asfalto hanno ridipinto le strisce e dopo hanno ancora ritoccato la striscia di bitume tra binario e marciapiede. Come si capisce? Basta guardare la striscia pedonale più a destra… è tagliata e il bianco appena verniciato lo si trova ancora sulla grata del tombino. Senza parole…

Ma davvero siamo senza parole? No, perché il bello deve venire: incrocio con via San Quintino; qui è stata realizzata una rampa posticcia in bitume per le carrozzelle. Il bello è che tale rampa arriva fino al binario, proprio sulla traiettoria delle ruote del lato destro dei mezzi pesanti (che non possono neppure allargarsi più di tanto data la strettoia costruita in prossimità della telecamera della ZTL). Per lo meno la segnaletica orizzontale è stata dipinta dopo la posa del bitume… ma quell’asfalto è molto bituminoso e tra il caldo e il peso dei mezzi pesanti, sarà facilmente deformato e appiattito, rendendo il tutto una sorta di un aborto di dosso stradale.

Le normali domande sono poche e semplici: come mai non hanno fatto che asfaltare tutto a conclusione dei lavori di dicembre (dopotutto guardando anche le foto si nota che la parte non asfaltata era minima)? Chi ha scelto di intervenire nuovamente su questa strada, quando ci sono esempi in precarie condizioni a poche centinaia di metri di distanza? Ma la mano sinistra in comune sa cosa fa la destra?

Al peggio non c’è mai limite… e ogni giorno ce ne accorgiamo sempre più.

Comments are closed.

WP Theme & Icons by N.Design Studio Traduzione ed adattamento Tramditorino.it
Entries RSS Accedi