Questione di semafori

Incidenti, Tpl

L’incidente dello scorso 2 novembre in cui un tram è stato toccato da un camion che procedeva sul controviale (a una velocità tale da fermare la sua corsa solo contro una transenna a oltre 30 metri di distanza) ha messo in luce un problema di semafori e di norme in contrasto tra loro. Ma veniamo per gradi onde rendere la questione comprensibile a tutti…

Il Codice della Strada del 1992, quello attualmente in vigore (sebbene con alcune modifiche), norma all’articolo 41 il semaforo per il trasporto pubblico:

L’articolo 41 ai commi 4 e 12 parla della lanterna semaforica per il trasporto pubblico:

4. Le luci delle lanterne semaforiche per i veicoli di trasporto pubblico sono a forma di barra bianca su fondo nero, orizzontale con significato di arresto, verticale o inclinata a destra o sinistra con significato di via libera, rispettivamente diritto, a destra o sinistra, e di un triangolo giallo su fondo nero, con significato di preavviso di arresto.

12. Le luci delle lanterne semaforiche veicolari di corsia o quelle per i veicoli di trasporto pubblico hanno lo stesso significato delle corrispondenti luci delle lanterne semaforiche normali, ma limitatamente ai soli veicoli che devono proseguire nella direzione indicata dalle frecce o dalle barre; di conseguenza, i conducenti di detti veicoli devono attenersi alle stesse disposizioni di cui ai commi 9, 10 e 11.

Per trasporto pubblico si intendono, tra gli altri: tram, autobus di linea e taxi. Queste categorie di veicoli devono rispettare il semaforo sopra descritto ogniqualvolta sia presente in una intersezione e tale semaforo prevale su quello a lanterne colorate utilizzato dagli altri veicoli. Quindi può capitare che la lanterna del TPL dia il via libera quando il semaforo automobilistico è disposto al rosso. Esempi si trovano un po’ ovunque in Torino, alcuni casi sono in piazza Vittorio Veneto angolo lungo Po Cadorna, corso Vittorio Emanuele II angolo via Accademia Albertina. Nella foto qui sopra il semaforo in piazza Castello angolo via Po.

Ma non tutti i semafori con le barre bianche sono semafori destinati al TPL, il Codice della Strada del 1959 all’articolo 17 parla dei segnali luminosi e l’unico semaforo previsto è quello con le luci rosse, gialle e verdi, salvo che:

La luce rossa può inoltre essere integrata da speciali segnali luminosi per consentire determinati passaggi di trams; anche la luce verde puo’ essere integrata da speciali segnali luminosi per vietare determinati passaggi di trams.

Quindi i semafori con le bande bianche erano esclusivi dei tram (anzi, come scrivevano al tempo “trams”). E come si possono distinguere da quelli del CdS del 1992? Semplice, quelli del 1959 non hanno la lanterna con il triangolo giallo. Questi semafori non valgono per il TPL ma sono esclusivi dei tram. In foto si vede il semaforo posto nella sede propria di corso Turati, dove viaggia la linea 4 ed è esclusivo del tram perché serve a regolare il traffico sulla “forbice”, dove il tram cambia la corsia di marcia.

Questo semaforo è stato installato dopo il 1992 ma segue ancora norme stradali obsolete. Tecnicamente non è a norma. Lo stesso problema è condiviso da altri impianti (questi sì, realizzati prima del 1992) come ad esempio in corso Tassoni angolo corso Regina Margherita (foto in basso) oppure corso Agnelli angolo corso Cosenza. Questi semafori sono utilizzabili solo dalle motrici tranviarie e ci sono notizie di multe elevate nei confronti degli autobus che hanno sfruttato queste fasi semaforiche in modo improprio. Quindi un autobus che copre il percorso della linea 16CD non può svoltare a destra in corso Regina Margherita con il semaforo tranviario disposto al via libera per la svolta (situazione della foto in basso), mentre se fosse tram potrebbe…

Qual è il problema? E’ palese che su strada tutta la segnaletica dovrebbe essere coerente con le norme in vigore perché non devono esserci differenze tra i semafori (la presenza o l’assenza del triangolo giallo che lo rendono valido per solo i tram o anche il resto del TPL).

Ci sono poi situazioni in cui la fase semaforica della lanterna del TPL per la svolta è a chiamata con la posizione dello scambio in deviata: un caso è quello di corso Vittorio Emanuele II angolo corso Re Umberto (foto in basso). Qui la barra della svolta a destra si attiva soltanto quando lo scambio viene azionato verso destra, ma questo semaforo è di quelli validi per tutto il trasporto pubblico e pertanto anche gli autobus in svolta (qui nello specifico la linea 67) devono attendere la fase semaforica per poter avere via libera. Peccato che se lo scambio non è azionato il semaforo non darà mai quel via libera e gli autobus (e i taxi) svoltano a destra seguendo il verde del semaforo del trasporto privato, commettendo una infrazione all’articolo 42 del CdS. Analoga situazione c’è all’incrocio tra i corsi Vinzaglio e Vittorio Emanuele II e ovunque il semaforo sia dotato di una fase a chiamata da parte del tram.

Per concludere, riagganciandoci all’incrocio corso Regina Margherita/via Rossini, dopo l’incidente occorso tra il tram e l’autocarro sono stati effettuati vari controlli e sono stati sanzionati solo gli autobus della linea 18 che svoltavano in via Rossini seguendo non il semaforo del TPL ma il verde automobilistico (mentre nessuna sanzione è stata elevata verso i taxi). Le lamentele dei multati hanno messo in evidenza le problematiche che sono state riassunte in questo articolo. Le regole devono essere univoche, chiare e rispettate da tutti.

Comments are closed.

WP Theme & Icons by N.Design Studio Traduzione ed adattamento Tramditorino.it
Entries RSS Accedi