Il Comune di Torino ha battuto cassa a Roma per poter finanziare sei progetti legati al trasporto pubblico cittadino. La domanda presentata al MIT riguarda il reperimento di risorse per il finanziamento di interventi destinati al trasporto rapido di massa, per una spesa prevista di oltre un miliardo e 236 milioni di Euro. Vediamo nel dettaglio i sei progetti:
- acquisto di 12 treni VAL nuova generazione (con sistema di segnalamento digitale: i treni BOA, foto in alto) per la tratta Fermi-Cascine Vica (valore 208.350.000 Euro)
- estensione della linea 1 da Cascine Vica a Rivoli (311.570.000 Euro)
- realizzazione del secondo lotto funzionale della linea 2, più due treni (Porta Nuova-Politecnico, valore 365.900.000 Euro)
- acquisto di 50 nuovi tram per le linee 15 e 16 (150.000.000 Euro)
- rifacimento dell’armamento della linea 3 nella tratta Vallette-corso Svizzera (valore 61.570.000 Euro)
- rifacimento dell’armamento per la futura linea 12 lungo le vie Madama Cristina, Nizza e Passo Buole (valore 66.610.000 Euro)
Gli ultimi tre progetti sono quelli più interessanti per la rete tram. L’acquisto di 50 nuovi tram significherebbe la sostituzione delle vetture serie 5000 (tutte o in parte) e il completo rinnovamento del parco tranviario. Ma ogni luce nasconde un’ombra… parlare di nuovi tram per la linea 15 significa ammettere che non ci sarà il prolungamento della linea verso Grugliasco che avrebbe permesso la realizzazione di un nuovo capolinea, più ampio, per accogliere i 28 metri dei tram HitachiRail. Si sottintende anche che la dimensione dei nuovi tram sarà di circa 20 metri di lunghezza complessiva, unica dimensione che permetterebbe la sosta in via Brissogne senza modifiche di percorso. E i nuovi tram potrebbero essere larghi solo 2,3 metri, dimensione massima per poter transitare sul ponte della Gran Madre e in via Fabrizi. La linea 13 non è citata ma se i nuovi tram fossero più larghi, la dismissione delle 5000 non potrebbe essere completa proprio perché si tratta degli unici tram a pianale ribassato che possono prestare servizio su questa linea.
Il rinnovo della tratta della linea 3 tra Vallette e il Martinetto è necessario perché i binari furono posati nel 1982 e sono giunti a fine vita, ma finché piazza Baldissera non sarà ripristinata e non sarà riaperto il binario di via Stradella, non si può interrompere il transito tram perché significherebbe l’isolamento dell’ampio deposito Venaria.
L’ultimo progetto è una novità. Si parla della linea 12 il cui percorso è stato ripensato sull’asse di via Rossini/Accademia Albertina/Madama Cristina per sopperire alla mancanza della linea 18 tram e l’idea di prolungare il tragitto fino a p.le Caio Mario è un’ammissione indiretta dell’errore dell’eliminazione di questo importante tram. Sbagliare è umano, rimediare agli errori è onorevole.