Modifiche alla rete dal 1° luglio e addio al 18

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Dal 1° luglio saranno operative le modifiche alla rete a seguito dell’apertura della metropolitana in piazza Bengasi. Come anticipato da varie testate, dalla “rivoluzione della rete” si è gradualmente passati a toni meno pomposi perché le modifiche ci sono, ma nulla tale da modificare radicalmente ciò che con la Rete’82 è stato realizzato quasi 40 anni fa.

Le modifiche riguardano le seguenti linee:

linea 1: viene inglobata dalla linea 35 e finalmente sparisce, di fatto sostituita dalla linea 1 della metropolitana
linea 8: nuova istituzione tra via Ventimiglia e piazza Mochino (foto in alto) a San Mauro
linea 18: soppressa dopo una lunga agonia, di fatto spezzata in due dalle nuove linee 63 e 8; ricorda molto ciò che accadde alla linea 12 tram, soppressa e sostituita dalle linee bus 11 e 12
linea 27: viene prolungata fino a corso Bolzano
linea 34: limitata in piazza Bengasi e senza più il giro panoramico di via Farinelli
linea 35: viene deviata da piazza Bengasi verso via Artom, per coprire il tratto della linea 1 abbandonato
linea 57: viene limitata in via Anglesio, mantiene il suo attuale tragitto in barriera di Milano ma si attesta dove fa capolinea il 27, diventando di fatto un 27/
linea 63: smette i panni del 14/ camuffato e torna ad essere una linea a sé stante con un tragitto tra piazzale Caio Mario e piazza Carducci, risultato della somma dei percorsi del 63/ e della tratta sud abbandonata dalla linea 18
linea 63/: viene soppressa, inglobata dalla linea 63
linea 81: tutte le corse vengono limitate in piazza Bengasi
linea SM1: terribile denominazione per una linea che collegherà via Mezzaluna in San Mauro (orfana del 57) con il centro commerciale Settimo Cielo in Settimo. SM1 sarebbe l’acronimo di San Mauro 1? Secondo la (non)logica era più idoneo SS1 ovvero Settimo-San Mauro 1…
linea SM2: navetta interna a San Mauro tra via del Porto e il Mercatò di via Aosta (foto in basso), sempre a San Mauro

Nei fatti, quasi tutte le modifiche (eccetto l’SM2 che è avulso dal contesto) sono imparentate tra loro e derivano dal prolungamento della metropolitana. Perché ad esempio la linea SM1 esisterà in quanto la linea 8 non arriverà più in via Mezzaluna e la linea 8 esiste perché si è di fatto prolungato il 63/ fino in piazza Carducci per collegare Mirafiori con la M1 e si sono tagliate tutte le sovrapposizioni. Il prolungamento del 27 a Porta Susa e la limitazione del 57 in via Anglesio permetterà una gestione tipo linea barrata con la ovvia conseguenza che il numero di corse della vecchia linea 27 sarà pari alla somma delle corse delle linee 27 e 57 messe insieme…

La rivoluzione delle linee Gtt del 2021 (meme)

Tpl

Riceviamo e condividiamo!

Linea 15: un ritorno al passato

Linea 15, Tpl

Tra i progetti elencati dai 12 punti dell’Appendino vi troviamo un riferimento alla linea 15. Questa era già oggetto di un progetto finanziato che si può leggere in questo articolo di inizio 2019.

Sulla linea 15 è previsto l’impiego dei nuovi tram HitachiRail, lunghi 28 metri, e la cosa crea un problema al capolinea di via Brissogne in quanto manca lo spazio per potersi attestare. L’immagine in alto rende l’idea. Continua a leggere »

Reaction ai 12 interventi per elettrificare il TPL di Torino

Tpl

Nell’articolo precedente abbiamo riportato l’annuncio del Sindaco Chiara Appendino, la quale riporta un lungo elenco di richieste di finanziamento per ulteriori progetti preliminari riguardanti la mobilità elettrica a Torino. In questo articolo faremo un excursus sui vari punti, esclusi i temi legati alle linee 12, 15 e 18 (punti 3, 6 e 8 della lista del Sindaco), le quali necessitano di un maggiore approfondimento. Riguardo il punto 7 legato alla linea 12, rimandiamo all’articolo dello scorso 5 novembre sul tunnel di via Stradella.

Busvie

I punti 1-5 della lista parlano delle busvie. Ma cosa sono queste busvie? Non immaginatevi assolutamente le BRT! La definizione data dal Sindaco è questa: “si tratta di una linea di forza caratterizzata da alta velocità commerciale ed alta capacità gestita con autobus elettrici di grandi dimensioni (18 metri). Che verranno ricaricati al capolinea e viaggeranno il più possibile su sede propria“. In pratica è una linea gestita con autobus da 18 metri (di più il codice della strada non ammette) elettrici a supercapacitori (simili al bus ripreso in foto), con postazioni di ricarica veloce ai capilinea. Viaggeranno su sede propria ed avranno priorità semaforica per migliorare la velocità commerciale. In pratica, per chi ha qualche anno in più, è la versione su gomma della linea 3 della metropolitana leggera degli anni ’80: un supertram che poi viaggiava in mezzo al resto del traffico per buona parte del percorso…

Quindi per sintetizzare, la busvia è la “metropolitana leggera” del XXI secolo. Sappiamo tutti l’epilogo della linea 3 quale è stato… ed è noto che chi non studia la storia, ne ripete gli errori. Continua a leggere »

12 interventi per elettrificare il TPL di Torino

Tpl

Riportiamo qui integralmente (refusi compresi!) il messaggio del Sindaco di Torino, Chiara Appendino, nel quale si elencano pomposamente le richieste che verranno presentate al MIT per progetti riguardanti l’elettrificazione del trasporto pubblico a Torino, anche se non è tutto oro quello che luccica, come evidenziato da una petizione che abbiamo presentato qualche giorno fa. Avevamo anche inserito delle precisazioni che contenevano tuttavia delle informazioni imprecise, che è stato sostituito da un articolo di commento ai progetti elencati.

Qui il testo completo:

La transizione verso una maggiore elettrificazione del trasporto è un obiettivo che perseguiamo tanto per il trasporto privato quanto per il trasporto pubblico.

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Busvie? Torino merita di meglio!

Tpl

Diamo oggi spazio a una petizione per salvaguardare la ricchezza di Torino in termini di potenziale mobilità sostenibile, ovvero la sua rete di binari, un patrimonio di tutti che è amico dell’ambiente, al contrario del trasporto su gomma, causa di cementificazione del paesaggio. Il tram non solo è elettrico, ma si muove su binari che possono essere posati sui prati, ha veicoli con una vita lunghissima (non diventano rifiuti dopo pochi anni di uso), hanno un bilancio energetico inarrivabile grazie ai ridotti attriti ferro su ferro e tanto altro…

http://chng.it/xpZGP6WKgK

E’ una iniziativa civica di:
trattoxtratto – Legambiente greenTO APS
Alterpolis · Associazione Ferrovie Piemontesi · Bike Pride FIAB Torino
Consulta della mobilità ciclistica e della moderazione del traffico di Torino · EcòPOLI
Fridays For Future Rivoli · Fridays For Future Settimo Torinese · Fridays For Future Torino
Greenpeace Gruppo Locale di Torino · Legambiente L’Aquilone · Legambiente
Metropolitano · Legambiente Molecola · Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta Continua a leggere »

Questione di semafori

Incidenti, Tpl

L’incidente dello scorso 2 novembre in cui un tram è stato toccato da un camion che procedeva sul controviale (a una velocità tale da fermare la sua corsa solo contro una transenna a oltre 30 metri di distanza) ha messo in luce un problema di semafori e di norme in contrasto tra loro. Ma veniamo per gradi onde rendere la questione comprensibile a tutti… Continua a leggere »

ASP in aiuto a GTT… ma chi aiuta ASP?

Bus, Tpl

Nell’ambito dell’emergenza Covid e con la necessità di intensificare le corse delle linee principali, anche ricorrendo a veicoli di vettori privati e ai bus turistici attualmente inutilizzati, la linea 35 ha visto il rinforzo gestito dalla ASP di Asti. Questa intensificazione è stata inizialmente esercita con autobus NCC ma negli ultimi giorni si sono visti anche i Mercedes Citaro Facelift O530, acquistati dall’ASP usati dalla RAB (Regionalverkehr Alb-Bodensee) ma in condizioni pressoché perfette ed impegnati sul servizio cittadino del capoluogo a cavallo di Langhe e Monferrato. Sorge spontanea una domanda: ma se a Torino si intensificano le corse con mezzi urbani di Asti, ad Asti con cosa si stanno intensificando i passaggi dei bus?

Prossimamente pubblicheremo un reportage sugli autobus turistici usati sulle linee urbane GTT.

Un possibile (?) recupero del tunnel di via Stradella

Tpl

Nella giornata del 4 novembre si è tenuta una seduta della II Commissione consiliare con ordine del giorno il “recupero del sedime ferroviario ex Torino-Ceres e nuove linee di trasporto rapido di massa”. L’argomento trattato riguardava principalmente la riconversione della galleria ferroviaria dismessa che corre a lato di via Stradella per il transito di una nuova linea tranviaria, la rediviva linea 12.
Il progetto iniziale di questa “nuova” linea prevedeva un percorso tra piazza Stampalia e corso Lepanto, utilizzando il nuovo impianto dei binari in corso Emilia, già finanziato con la legge di bilancio 2018 (al tempo si era presentata come “linea 10, collegamento con corso Giulio Cesare“), i binari di via Stradella (ripristinati con la riattivazione della linea 10 fino a via Massari e la posa dell’impianto in piazza Baldissera) e per il resto del percorso transitando su rotaie già esistenti.
Con il riutilizzo del tunnel di via Stradella il tram potrebbe piegare (in superficie) verso corso Grosseto e su strada Altessano fino a raggiungere da via Druento il terminal dello stadio. Nessuno ha però sollevato alcun dubbio tecnico sulla fattibilità, non tanto sul riutilizzo della galleria, quanto sulle normative che regolano la marcia all’interno di un tunnel. La rete tranviaria di Torino possiede già due gallerie che però sono equiparate a dei sottopassi. All’interno di una vera galleria non possono circolare tutti i veicoli, i tram devono avere caratteristiche tecniche diverse da quelle necessarie per la marcia a vista in superficie, come ad esempio la scelta dei materiali (ignifughi) oppure dei coefficienti di resistenza agli urti (molto maggiori in sotterranea). Questi requisiti sarebbero rispettati dai nuovi tram HitachiRail, il cui capitolato di gara prevede, al punto C.5.1, riguardo alla resistenza al fuoco, la classe HL2 (secondo le norme UNI CEI EN 45545). Di certo non sarebbero autorizzati al transito tutti gli altri tram e il riutilizzo della galleria della Torino-Ceres non metterà a repentaglio i binari di via Stradella, ritenuti fondamentali per ridurre i km fuori servizio dei mezzi rimessati nel deposito di Venaria.
L’unica nota stonata è quella del progetto di tagliare il 10 in piazzale Caio Mario, perdendo così l’impianto riservato di corso Settembrini, in favore di una delle linee di “busvia elettrica” (bus elettrici da 18 metri con stazioni di ricarica anche sul percorso), ovvero un impianto simile a quello filoviario ma con veicoli a batteria dai costi di gestione maggiori…
Questo taglio a sud della linea 10 dovrebbe essere oggetto di raccolte firme e lotte, invece che disperdere le energie per mantenere in servizio di linea veicoli obsoleti.


La fase 2 presentata dal Comune di Torino

Gtt, Tpl

Ogni giorno ci si sveglia e si sa già che sarà presentato l’ennesimo piano per la fatidica “fase 2”! Ironie a parte… il Comune di Torino ha oggi presentato il piano per il trasporto pubblico. E’ un documento di 44 pagine che se non avete già ricevuto in almeno 3-4 esemplari tramite le mille chat di WhatsApp, potete scaricarlo qui (Pdf da 7 MB circa).

Si enfatizza che partire dal 4 maggio l’impegno previsto sarà pari a 1.150 conducenti (+430 rispetto ad oggi ossia +60%) che rende l’incremento notevole rispetto agli orari mantenuti in questa “fase 1” (praticamente identici a quelli del periodo di agosto), ma ponendo come riferimento il servizio pre-emergenza, la produzione chilometrica sarà dell’82% (rispetto al 52% avuto in questi giorni), ovvero saranno applicati orari come quelli della seconda metà di giugno.

Tornano tram le linee 15 e 16 e questa è già un’ottima notizia. La rete tram però si baserà esclusivamente sui tram serie 2800 e 6000. Le 5000 resteranno saltuarie eccezioni alla regola. Da inizio maggio ci saranno cartelli a bordo sul rispetto delle distanze di sicurezza e delle regole, anche impiegando i messaggi sonori, verranno disegnati in fermata dei campioni di distanza di sicurezza (un metro campione), saranno applicati adesivi sui sedili non utilizzabili così come sulle porte che non saranno più banalizzate (si parla nel pdf di modifiche alle vetture delle linee 4, 10, 15, 16… chissà invece le linee 3, 9 e 13… dimenticate?), nelle fermate principali sarà impiegato del personale per il controllo delle affluenze, mentre verificano i biglietti e si occupano pure di venderli (chissà se accettano le carte o Satispay…). Se qualcuno non vuole rispettare le regole sarà avvertita la centrale operative che eventualmente invieranno le forze dell’ordine.
A pagina 39 del pdf si trova pure l’immagine del dispenser di mascherine, fotografia realizzata proprio in occasione del servizio del 27 aprile (si riconosce il muro sullo sfondo), quel servizio con l’assessore Marco Gabusi e di cui Gtt nega verso i sindacati ogni coinvolgimento… stando a Gtt quei dispenser non sono fattibili in così breve tempo né ci sono le risorse per distribuire liberamente mascherine alla popolazione quando sono distribuite con parsimonia allo stesso personale.
In metropolitana verranno creati sensi unici pedonali per evitare l’incrocio dei passeggeri dal piano intermedio (mezzanino) dopo le prime scale fino al piano banchina. Il controllo sarà svolto con personale a terra in stazione e con il monitoraggio in centrale attraverso le telecamere di videosorveglianza.

Complessivamente il documento è più aderente alla realtà, molto più che non gli astrusi servizi di programmi televisivi di infima qualità. Occorrerà vedere ora se questa è l’ultima presentazione oppure se domani verrà fuori una nuova versione.

Si segnala che sul TGR delle 19.30 è stato anche intervistato l’A.D. di Gtt Foti: per la registrazione basta recarsi sul sito della Rai, oppure seguire questo link.

Ci spiace contraddire l’AD di Gtt, ma dal 4 maggio i tram non viaggeranno ogni 8 minuti né la linea 4 ogni 5 minuti. A 8 minuti ci sarà il 4 nell’ora di punta. Le altre linee viaggeranno intorno ai 10-11 minuti al mattino: sono l’equivalente degli orari di giugno con scuole chiuse.

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